Inconsciamente amo
a traghetti di rincorse solitudini
orficamente, profanamente avvinto
dell'anelata sacertà ebbro
ch'il disio non sa decomporre
d'accordar 'l transeunte con l'eterno.
Or le mie labbra scorgo
poi che diacronicamente l'addestrai
inviluppate ancor in sentimenti
che in verbar compiuto non volgonsi.
Sulla traiettoria oscillante i' giaccio
dell'infuocato inespresso
ch'all'uscio della coscienza non accede
nell'esser rappreso in quanto articolar non sa,
se pur sempiterno vede.
E a dorso del selvaggio puledro
della coscienza mia che avvincesi
verso illusori sembianti d'incompiutezza
a salutar vado fuggente e altera
la primitiva, impalpabil bellezza.
a traghetti di rincorse solitudini
orficamente, profanamente avvinto
dell'anelata sacertà ebbro
ch'il disio non sa decomporre
d'accordar 'l transeunte con l'eterno.
Or le mie labbra scorgo
poi che diacronicamente l'addestrai
inviluppate ancor in sentimenti
che in verbar compiuto non volgonsi.
Sulla traiettoria oscillante i' giaccio
dell'infuocato inespresso
ch'all'uscio della coscienza non accede
nell'esser rappreso in quanto articolar non sa,
se pur sempiterno vede.
E a dorso del selvaggio puledro
della coscienza mia che avvincesi
verso illusori sembianti d'incompiutezza
a salutar vado fuggente e altera
la primitiva, impalpabil bellezza.
Poesia scritta il 27/07/2020 - 14:56
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