Inerente (Concorso di poesia)
Talvolta la terra avvista
da una vedetta di maestra;
in altri casi solleva
sullo strascico di una cometa
o fra la coda della tempesta.
da una vedetta di maestra;
in altri casi solleva
sullo strascico di una cometa
o fra la coda della tempesta.
Una leggera tachicardia,
la corrispondenza fra pensiero e forza,
delle formiche l’infantile conteggio
(il mai concluso carteggio
coi ricordi)
pur sentendosi -all’infinito- cicala.
L’amo molto
da quando mi è stata donata
come qualcosa che non si acquista,
si regala;
anche se non è più la stessa.
Dapprima era tassativo sperare
ora è discutere con la morte,
dissertare
-riparare le falle non m’interessa,
questa fase l’ho già superata-
Preferisco rinascere del tutto,
solo così mi ritrovo,
seme mai gettato dalla nave
custodito in un’anfora
nella stiva
sino a questa terra, intravista
soave
definitiva
che, di nuovo,
non mi àncora.
(L'immagine allegata è opera dell'autrice, "Composizione astratta n. 4", olio su tela).
Poesia scritta il 05/11/2020 - 11:51
Letta n.702 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Molto profonda e soprattutto da rileggere con attenzione per coglierne l'essenza. Bravissima Carla
Anna Rossi 08/11/2020 - 04:28
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