Abbiamo parlato,
di memorie ancestrali,
per noi hanno parlato
anche i silenzi dai toni atoni,
le grida dei bambini nei cortili,
la voce del vecchio saggio
che racconta.
Era la voce di Brel che cantava l'amore,
il discorso appassionato che tu accorata
dipanavi mostrandomi il cielo,
il violino dell'artista di strada
che diffondeva note struggenti,
il mimo senza voce che di gesti
riempiva i silenzi.
Abbiamo parlato di noi,
frasi d'amore e sguardi intensi,
lacrime e sorrisi tra vane preghiere,
Dio non parla per noi,
predilige il riposo dell'eternità.
di memorie ancestrali,
per noi hanno parlato
anche i silenzi dai toni atoni,
le grida dei bambini nei cortili,
la voce del vecchio saggio
che racconta.
Era la voce di Brel che cantava l'amore,
il discorso appassionato che tu accorata
dipanavi mostrandomi il cielo,
il violino dell'artista di strada
che diffondeva note struggenti,
il mimo senza voce che di gesti
riempiva i silenzi.
Abbiamo parlato di noi,
frasi d'amore e sguardi intensi,
lacrime e sorrisi tra vane preghiere,
Dio non parla per noi,
predilige il riposo dell'eternità.
Poesia scritta il 25/02/2021 - 22:30
Da Alpan .
Letta n.619 volte.
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Commenti
Poesia originale e molto espressiva, complimenti!
Anna Maria Foglia 26/02/2021 - 09:16
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