Quarantenne, agricoltore
Don Gesualdo sposa Sara.
Matrimonio di poco durata
Sara dopo due anni muore di parto
e lascia una bimba di nome Gina
ancora da fasciare.
Don Gesualdo tramite un'agenzia
assume una badante con un figlio decenne, Giulio.
Veloce correva il tempo
cancellando epoca e traccie del passato.
Gina cresciuta in bellezza si diploma
e Giulio si laurea agrario.
Tina era un tutto fare nel casolare
e Don Gesualdo si godeva
tutto affezionato la famiglia
fin quando una domenica mattina
la loro sorte girò all'inverso.
Una mattina Don Gesualdo
non era presente alla solita colazione.
Tina incuriosita bussò la porta
ma Don Gesualdo non rispose.
Subito chiamò Gina e poi Giulio
e insieme aprirono la porta.
Videro Don Gesualdo con un braccio fuori dal letto
senza alcun segno di vita.
Finì così inaspettatamente la sua permanenza.
Gina diede a Giulio la responsabilità
della campagna, il casolare e alcuni dipendenti.
Mesi dopo emerge il destino dei superstiti.
Giulio sentì il desiderio di avere una compagna
ma nel suo pensare c'era sempre Gina.
Una sera Giulio rientrò tardi al casolare.
Gina di nascosto e di proposito
aspettò che Giulio entrasse in camera
e senza alcun riguardo spalancò la porta
e nessuna parola.
Molto alterato Giulio esclamò:
"Non si usa più bussare la porta signora padrona?"
Gina con voce fioca rispose:
"Perché ostinarci, non hai ancora capito?"
E al quel punto Giulio avvicinandosi a Gina
la strinse forte al petto e la coprì di baci
e rimasero così aggrovigliati come la vite tra i pampini.
Don Gesualdo sposa Sara.
Matrimonio di poco durata
Sara dopo due anni muore di parto
e lascia una bimba di nome Gina
ancora da fasciare.
Don Gesualdo tramite un'agenzia
assume una badante con un figlio decenne, Giulio.
Veloce correva il tempo
cancellando epoca e traccie del passato.
Gina cresciuta in bellezza si diploma
e Giulio si laurea agrario.
Tina era un tutto fare nel casolare
e Don Gesualdo si godeva
tutto affezionato la famiglia
fin quando una domenica mattina
la loro sorte girò all'inverso.
Una mattina Don Gesualdo
non era presente alla solita colazione.
Tina incuriosita bussò la porta
ma Don Gesualdo non rispose.
Subito chiamò Gina e poi Giulio
e insieme aprirono la porta.
Videro Don Gesualdo con un braccio fuori dal letto
senza alcun segno di vita.
Finì così inaspettatamente la sua permanenza.
Gina diede a Giulio la responsabilità
della campagna, il casolare e alcuni dipendenti.
Mesi dopo emerge il destino dei superstiti.
Giulio sentì il desiderio di avere una compagna
ma nel suo pensare c'era sempre Gina.
Una sera Giulio rientrò tardi al casolare.
Gina di nascosto e di proposito
aspettò che Giulio entrasse in camera
e senza alcun riguardo spalancò la porta
e nessuna parola.
Molto alterato Giulio esclamò:
"Non si usa più bussare la porta signora padrona?"
Gina con voce fioca rispose:
"Perché ostinarci, non hai ancora capito?"
E al quel punto Giulio avvicinandosi a Gina
la strinse forte al petto e la coprì di baci
e rimasero così aggrovigliati come la vite tra i pampini.
Poesia scritta il 05/09/2021 - 18:46
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