Gelide e inaspettate arrivarono le mani del tempo
a raccogliere la tua remota e pura essenza
ed io restai immobile
da una vicina umida finestra
ad attendere l'estrema ultima scelta del fato.
Osservasti la mia ombra cadere
come il nero inchiostro che adesso incide questi segreti versi
Prigione dei miei silenzi
labile velo dei tuoi in-compiuti sbagli
momentaneo conforto per i miei sospirati pianti.
Incurante la notte
Emise il suo affannoso respiro
come tardo, ferito, malato fu il battito del tuo fragile cuore.
Ancora una volta
immobile restai a quella finestra
contorno di mille illuse speranze
Poesia di rumorose piogge e tempeste
Ma il sonno divorò il pianto e fu allora che ti vidi, li eri
nelle indelebili polverose sabbie di confinati e vissuti ricordi.
Ai miei lucidi meravigliati occhi
apparvi
nell'amaro disincanto di un ineterno sogno.
Mi sorrisi, senza lamenti, senza affanni o soffocate angosce,
Rivestita della più pura e candida luce, la stessa che i tuoi stanchi occhi non poterono osservare.
Mi abbracciasti come solo tu sapevi fare, e mi dissi col tuo cadente parlare:
Nonna sta bene...
a raccogliere la tua remota e pura essenza
ed io restai immobile
da una vicina umida finestra
ad attendere l'estrema ultima scelta del fato.
Osservasti la mia ombra cadere
come il nero inchiostro che adesso incide questi segreti versi
Prigione dei miei silenzi
labile velo dei tuoi in-compiuti sbagli
momentaneo conforto per i miei sospirati pianti.
Incurante la notte
Emise il suo affannoso respiro
come tardo, ferito, malato fu il battito del tuo fragile cuore.
Ancora una volta
immobile restai a quella finestra
contorno di mille illuse speranze
Poesia di rumorose piogge e tempeste
Ma il sonno divorò il pianto e fu allora che ti vidi, li eri
nelle indelebili polverose sabbie di confinati e vissuti ricordi.
Ai miei lucidi meravigliati occhi
apparvi
nell'amaro disincanto di un ineterno sogno.
Mi sorrisi, senza lamenti, senza affanni o soffocate angosce,
Rivestita della più pura e candida luce, la stessa che i tuoi stanchi occhi non poterono osservare.
Mi abbracciasti come solo tu sapevi fare, e mi dissi col tuo cadente parlare:
Nonna sta bene...
Daniele Ciarlo
Poesia scritta il 03/07/2014 - 12:19
Letta n.1175 volte.
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Commenti
L'affetto per la nonna sgorgato con un cuor che ancor piange la sua sentita assenza. Una poesia di passione... Stupenda.
Rocco Michele LETTINI 04/07/2014 - 06:39
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