L’impercettibilità del battito scostante
della pioggia sulla pelle.
L’ineluttabilità dell’avvezza amarezza
che si fa lenza grezza d’insicurezza.
L’incontestabilità dei marmi molli
che mollano la malleabilità della mollezza.
L’interminabilità dell’attimo fetente
che tenta coi denti le dita del tatto.
della pioggia sulla pelle.
L’ineluttabilità dell’avvezza amarezza
che si fa lenza grezza d’insicurezza.
L’incontestabilità dei marmi molli
che mollano la malleabilità della mollezza.
L’interminabilità dell’attimo fetente
che tenta coi denti le dita del tatto.
Scemenze, scemenze ti scemano
per la testa…
Scemenze, scemenze ti sfarfallano
per lo stomaco…
Scemenze, scemenze ti ronzano
per le orecchie…
Scemenze, scemenze ti arrossiscono
nelle guance…
Sei come sei, contare i giri
di un giradischi…
Sei come sei, sognare del canto
di un querceto…
Sei come sei, spezzare il passo
di uno spartito…
Sei come sei, brillare dello spirto
di coscienza inalienabile della natura.
Dove non esistono gli addii,
sei della nebbia la trasparenza.
Dove non esiste l’anima,
sei il labirinto degli spiriti che ti posseggono.
Dove non esiste il cuore,
sei l’ombra del vento che ti soffia dentro.
Dove non esiste il soffio razionale della mente,
sei il gioco dell’angelo che ti vizia.
Poesia scritta il 13/10/2021 - 21:08
Da Lorenza Mele
Letta n.450 volte.
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Commenti
Quanto amore ti sfiora il cuore bravissima
FADDA TONINO 14/10/2021 - 08:28
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