Incalza la vagabonda  nube  i biondi  raggi,
plumbeo  il ciel si veste  e mutisce  la natura 
attonita. 
Sentor di pioggia  si leva,
tutto tace. 
Spazza  la veloce  mano  d 'eolo  il velo del mare ,ribolle dal fondo , si scurisce,
il blu profondo ,si muta al color della notte.
Soffia  tra i poveri rami  gia ' spogli  un gelido 
vento,sollevando in ogni dove  la voce  dell '
autunno.
Tremano le tettoie ,i comignoli  fumanti ,
e il fumo  si perde  in giocosi vortici.
L' eco delle correnti violente nei boschi  risuona,
In un pallido  manto di foglie  morte .
S' inseguono  l 'un con l altro questi ventosi
puledri che scalpitano  ,padroni  
dei pigri sentieri.
Ulula   dai monti  fino a valle  ringhiando
la bufera  .
che  par lupo nella foresta. 
E quando  il fortunale  giunge, punge  per ogni calle,
tristo pensier percuote, come se il cor  s' unisse all 'inquieto  tempo. 
Quasi a lacrimar mi porta 
la pigrizia  che arriva in sua scorta 
S'insterilice  il petto  ,quai  gli sterpi  al brullo suolo. 
Ma quietanza  ,m' aspetto,
Che non faccia poi male 
questo  sospirar
Corrado cioci
Poesia scritta il 17/11/2021 - 10:12Voto:  |  su 0 votanti  | 
	
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