Incalza la vagabonda nube i biondi raggi,
plumbeo il ciel si veste e mutisce la natura
attonita.
Sentor di pioggia si leva,
tutto tace.
Spazza la veloce mano d 'eolo il velo del mare ,ribolle dal fondo , si scurisce,
il blu profondo ,si muta al color della notte.
Soffia tra i poveri rami gia ' spogli un gelido
vento,sollevando in ogni dove la voce dell '
autunno.
Tremano le tettoie ,i comignoli fumanti ,
e il fumo si perde in giocosi vortici.
L' eco delle correnti violente nei boschi risuona,
In un pallido manto di foglie morte .
S' inseguono l 'un con l altro questi ventosi
puledri che scalpitano ,padroni
dei pigri sentieri.
Ulula dai monti fino a valle ringhiando
la bufera .
che par lupo nella foresta.
E quando il fortunale giunge, punge per ogni calle,
tristo pensier percuote, come se il cor s' unisse all 'inquieto tempo.
Quasi a lacrimar mi porta
la pigrizia che arriva in sua scorta
S'insterilice il petto ,quai gli sterpi al brullo suolo.
Ma quietanza ,m' aspetto,
Che non faccia poi male
questo sospirar
Corrado cioci
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