Malasorte in dote
ne portava il nome
l'occhio guercio rideva
guardandosi intorno
ma chi incontrava...
gemeva con ribrezzo
nessuno sapeva
come di lei
fosse il cuore
un cuore spavaldo
impavido
immacolato
pieno di estasi e sublime amore
per tutto il creato
dai fiori al merlo impettito
ma....
fu'mandata a morte un mattino
per il dito offeso
e l'unghia ad uncino
capelli arruffati e labbra di vino
Malasorte sol per l'aspetto
si condannò all'esilio
mentre l'anima sua
come allodola ferita
trillava mesta.
ne portava il nome
l'occhio guercio rideva
guardandosi intorno
ma chi incontrava...
gemeva con ribrezzo
nessuno sapeva
come di lei
fosse il cuore
un cuore spavaldo
impavido
immacolato
pieno di estasi e sublime amore
per tutto il creato
dai fiori al merlo impettito
ma....
fu'mandata a morte un mattino
per il dito offeso
e l'unghia ad uncino
capelli arruffati e labbra di vino
Malasorte sol per l'aspetto
si condannò all'esilio
mentre l'anima sua
come allodola ferita
trillava mesta.
Poesia scritta il 08/02/2022 - 08:43
Da Anna Cenni
Letta n.528 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Proprio vero Margherita..grazie di cuore
Anna Cenni 09/02/2022 - 21:46
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Strega o Dea è un filo sottile che separa fuori... ma unisce dentro senza fingimenti.
Margherita Pisano 09/02/2022 - 21:43
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Grazie GiuliaRebecca bellissimo il tuo commento!!!un abbraccio
Anna Cenni 09/02/2022 - 18:45
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Tollerare la lacerazione è difficile, i versi esplicitano che la coscienza contiene immagini non conformi all’aspettazione generale.
Ciao Anna
Ciao Anna
GiuliaRebecca Parma 09/02/2022 - 18:03
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Grazie a tutti voi ..Mirko Giuseppe
Mariangela.. siete stupendi con tali commenti grazie di cuore. Un abbraccio forte.
Mariangela.. siete stupendi con tali commenti grazie di cuore. Un abbraccio forte.
Anna Cenni 08/02/2022 - 12:42
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Scorrevole e splendida. Complimenti di cuore, Anna
MARIA ANGELA CAROSIA 08/02/2022 - 11:14
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In conclusione... testo riuscitossimo, è contrassegnata da un'atmosfera di rassegnazione, durezza e drammaticità ma anche armoniosità e soavità per via della parte centrale.
Cinque STELLINE!
Cinque STELLINE!
Giuseppe Scilipoti 08/02/2022 - 10:57
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Una poesia che ha quel timbro o delle assonanze che mi ricordano le novelle di Giovanni Verga.
La pubblicazione riesce a delineare poetando una figura che richiama i tratti della strega nell’immaginario popolare,inoltre da come si evince dal titolo e dall'incipit, costretta ad una forma di eremitaggio a causa del suo aspetto, mentre in realtà è tutt'altra persona, difatti i versi mettono in luce la sua bellissima interiorità.
(segue)
La pubblicazione riesce a delineare poetando una figura che richiama i tratti della strega nell’immaginario popolare,inoltre da come si evince dal titolo e dall'incipit, costretta ad una forma di eremitaggio a causa del suo aspetto, mentre in realtà è tutt'altra persona, difatti i versi mettono in luce la sua bellissima interiorità.
(segue)
Giuseppe Scilipoti 08/02/2022 - 10:56
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Che bella poesia...quasi l'inizio di un intrigante racconto in versi.
Complimenti
Complimenti
Mirko D. Mastro 08/02/2022 - 09:47
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