È una fortuna
che mi sia decapitato
al trionfare della vita.
che mi sia decapitato
al trionfare della vita.
Quei mari assaggiati
di una porpora
che percuotono il corpo
come fosse
un diamante grezzo,
sono solo riflessi
di occhi scanditi
dal rovente ago.
Tra le mura di case
in fiamme, pendii
che oscillano al vento,
sono vecchie ombre
su uno scafo marcito
dalla lingua dei rospi.
Ombra è la vita che passa
e corona è l'alloro vincitore.
Poesia scritta il 21/07/2014 - 21:59
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