Quell'uomo tutto tristo e in se romito ,
e' un poeta che perse il dono del bel verso .
Or si sente nudo senza suo vestimento,
un bel pino che vede la sua fronda farsi scevra.
Calliope matrigna non piu ti allata ed ei
senza più fiamma si rammarica ,
Ove sei madre dei figli tuoi ?
Ma il buon latte dell bel vergare or ti infiamma e come un foco senza più legna si spegne ,di poi avvampa se il novello ciocco alla brace scoppia ,
così il poeta sente di novo il sangue nelle vene.
Ed un fluir di versi soavi che il mondo incanta
s' Illumina come fiaccola di luce beata oh vergator dall 'anima candida.
Le sue parole sollevano il vento che spande come semi I bei versi
Come in autunno le foglie giocano con le folate e si perdono in dolci incastri,
così e tue rime saran nuovi impasti.
I ruscelli rinascono quando le vaganti nubi
danno acqua .
La vita torna i fiori risorgono
tu poeta torni all' arte .
Le bianche carte le tua virtù di farle
pregne del verseggiare.
Corrado cioci
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