L’omologo non abita più in me
si è alienato
e non mi ha detto dove
ed io
che a lui mi ero appassionato
lascio che sprofondi negli abissi.
si è alienato
e non mi ha detto dove
ed io
che a lui mi ero appassionato
lascio che sprofondi negli abissi.
Ho consacrato molto la materia
subendo  la leccornia del fasto
nella precaria tenda del mio tempo
assieme ai pedestri ho bivaccato. 
Tra forme flessuose e snelle
adesso s’animano le mie notti  lente
mentre sulla  mappa cosmica 
riesco a convergere il pensiero.
Ho bisogno d’essere triste
per allestire l’animo al sublime
scagliare i sensi nell’immenso cielo
toccar la volta e rimanerci in volo.
Poesia scritta il 09/06/2023 - 15:28Letta n.510 volte.
                        			
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Commenti
Molto bella, molto sentita. La chiusa sfiora le altitudini. 

mare blu  
 11/06/2023 - 21:46 --------------------------------------
Bravo come sempre. 

Zio Frank Storie del gufo  
 10/06/2023 - 18:33 --------------------------------------
Bellissima,  complimenti  

Mary L  
 10/06/2023 - 14:55 --------------------------------------
A volte si sente il bisogno di abbandonarsi, nelle mani del tempo buono. Bellissima  

MARIA ANGELA CAROSIA  
 10/06/2023 - 10:51 --------------------------------------
Bellissima Concordo con Anna chiusa stupenda 

Angela Randisi  
 10/06/2023 - 06:47 --------------------------------------
La chiusa..non ho parole, stupenda è  dir poco, scrivi con un'intensità così originale che colpisce al cuore. Bravissimo.  

Anna Cenni  
 09/06/2023 - 21:25 --------------------------------------
Una poesia che mi ha preso molto per la sua intesità. La chiusa, bellissima,mi fa pensare che anche la tristezza è un sentimento importante per mettere a nudo il nostro animo, 
  
  
  
  
santa scardino  
 09/06/2023 - 20:53 --------------------------------------
  
            
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