L’omologo non abita più in me
si è alienato
e non mi ha detto dove
ed io
che a lui mi ero appassionato
lascio che sprofondi negli abissi.
si è alienato
e non mi ha detto dove
ed io
che a lui mi ero appassionato
lascio che sprofondi negli abissi.
Ho consacrato molto la materia
subendo la leccornia del fasto
nella precaria tenda del mio tempo
assieme ai pedestri ho bivaccato.
Tra forme flessuose e snelle
adesso s’animano le mie notti lente
mentre sulla mappa cosmica
riesco a convergere il pensiero.
Ho bisogno d’essere triste
per allestire l’animo al sublime
scagliare i sensi nell’immenso cielo
toccar la volta e rimanerci in volo.

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Commenti
Molto bella, molto sentita. La chiusa sfiora le altitudini. 



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Bravo come sempre. 



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Bellissima, complimenti 



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A volte si sente il bisogno di abbandonarsi, nelle mani del tempo buono. Bellissima 



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Bellissima Concordo con Anna chiusa stupenda 



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La chiusa..non ho parole, stupenda è dir poco, scrivi con un'intensità così originale che colpisce al cuore. Bravissimo. 



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Una poesia che mi ha preso molto per la sua intesità. La chiusa, bellissima,mi fa pensare che anche la tristezza è un sentimento importante per mettere a nudo il nostro animo,






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