In mezzo a certe facce
troppe voci,
vorrei essere trasparente
in foto senza sorriso,
mi riesce bene farlo.
Per me che non sono come voi,
a sprecare felicità...
io che la regalo a chi mi va`
voi che la volete sempre restituita.
Per me è un'abitudine
sporcare con l'inchiostro
ferite mai chiuse
pagine già scritte
e dai muri continuare a capire...
non mi riesce arrossire
non so recitare così bene
ma se piango è normale.
Per me mari lontani
divieti di un marconista
che catalogava le mie birre
e la pornografia...
Troppe voci senza fiato
precise tra camicie,
prima classe e spine di comodità,
spesso in bolletta
tra gli affanni,
non prendo più sul serio
quello che tutti
reputano importante.
troppe voci,
vorrei essere trasparente
in foto senza sorriso,
mi riesce bene farlo.
Per me che non sono come voi,
a sprecare felicità...
io che la regalo a chi mi va`
voi che la volete sempre restituita.
Per me è un'abitudine
sporcare con l'inchiostro
ferite mai chiuse
pagine già scritte
e dai muri continuare a capire...
non mi riesce arrossire
non so recitare così bene
ma se piango è normale.
Per me mari lontani
divieti di un marconista
che catalogava le mie birre
e la pornografia...
Troppe voci senza fiato
precise tra camicie,
prima classe e spine di comodità,
spesso in bolletta
tra gli affanni,
non prendo più sul serio
quello che tutti
reputano importante.
Poesia scritta il 23/07/2024 - 19:54
Letta n.207 volte.
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Commenti
Ottima composizione. I miei complimenti.
Francesco Rossi 24/07/2024 - 11:04
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