E fu tessuto un abito
per renderti visibile
e tutto il resto io
lo immaginai,
era una tunica bianca
bordata d’oro
e non mi stupì
che la tua prima parola
fosse “tesoro”
tanto era grande la delicatezza
e il tuo respiro
una carezza sul cuore,
il viso dolce e mesto
coglieva ogni pretesto
per elargire pietà
e sapevano d’amore
e di silenzi inaspettati
i tuoi lunghi capelli
i più belli
sotto la luce del sole.
In fine parlasti, con voce lieve,
facendo vibrare l’aria
"colui che ti ha tanto amato
ti ha affidato a me
perché l’angelo custode
che non c'era adesso c’è"
per renderti visibile
e tutto il resto io
lo immaginai,
era una tunica bianca
bordata d’oro
e non mi stupì
che la tua prima parola
fosse “tesoro”
tanto era grande la delicatezza
e il tuo respiro
una carezza sul cuore,
il viso dolce e mesto
coglieva ogni pretesto
per elargire pietà
e sapevano d’amore
e di silenzi inaspettati
i tuoi lunghi capelli
i più belli
sotto la luce del sole.
In fine parlasti, con voce lieve,
facendo vibrare l’aria
"colui che ti ha tanto amato
ti ha affidato a me
perché l’angelo custode
che non c'era adesso c’è"
Poesia scritta il 26/08/2024 - 10:41
Letta n.249 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Davvero molto intensa, complimenti
Mirko D. Mastro 28/08/2024 - 15:49
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