I cieli di dicembre
di campane vorrebbero campare
e di colori a festa e non
dell’ipocrisia che resta
ma continuano a vagare
non riescono a trovare mondo
per la cometa degno.
di campane vorrebbero campare
e di colori a festa e non
dell’ipocrisia che resta
ma continuano a vagare
non riescono a trovare mondo
per la cometa degno.
I cieli di dicembre
viaggiano tra le memorie
di temi antichi, senza soluzioni
per i conflitti. Vorrei
rieducassero i reduci
di vite distratte (prospettano
incomba quel dì diverso). Ma
i cieli di dicembre insistono
di colori spenti e regali poco seri
trasparenti, tendenti al nero.
Si consumano di auguri
tra feste, buone in apparenza; io
le assaggerei meglio e prego
i cieli di dicembre
di convincere il Natale
a donarci una vita nuova
insieme all’anno che verrà, anche
se effettivamente potremmo
colorarli meglio, colmandoli
del nostro volerlo acceso.
Poesia scritta il 13/12/2024 - 18:49
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