RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Chapeau! Ho sciato con gli sci senza sciolina
su un pendio scosceso affrontando una discesa dopo una lunga ascesa, scevro da ogni sorta di sciovinismo socio sovietico, come fossi uno sciamano dopo uno sciopero per obiezione di coscienza verso l'uso di uno sciampo di una marca molto chic, creato da uno sciammannato scienziato di Sciaffusa, molto patito delle sciarpe in shantung. Per fortuna non sono né scemo né sciocco così ho scelto di fare una scelta in maniera scientifica scioccando tutti salendo sul modellino di uno Shuttle di una società di Shanghai con un sensazionale stacco di coscia, lasciando tutti di stucco a bocca asciutta. Chapeau!... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che asino! Ho assistito ad un'assemblea di un assatanato assessore di Asolo, assolutamente assuefatto al formaggio Asiago, assieme ad un aspirante astrofisico di nome Ascanio, associato all"Associazione austroungarica assassini assolti in Assise per l'assuefazione all'asbesto"
Ciò mi diede l'assist per un assaggio di assenzio in un assolato autogrill sull'autostrada per Asti, ma, purtroppo, mia moglie fu assalita da un attacco di asma asintomatica e da tosse asinina aspecifica, per cui, la portai da suo cugino Asdrubale, esperto naturopata, che la curò con un cataplasma di asparagi e acido ascorbico ed assaggi di aspergillo asiatico, importato da un asceta egiziano di Assuan, collezionista di asce asimmetriche appartenute ad Assurbanipal. Mia moglie guarì, ma io fui assalito, purtroppo, da un ascesso all'ascella sinistra ma, essendo assicurato, ottenni un sostanzioso assegno che spesi, ahimè, in astici di Asuncion, aspirapolveri, asciugoni regina, aspirine e confezioni di to... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che botta! Borbottando come un boscimane del Burundi affetto da Beri-beri, nell'ordinare ad un burbero bottegaio di Bolzano della bottarga e della bresaola di bufalo, mi beai alla vista di un bambino che baciava il suo bambolotto seduto su una bicicletta blu.
Gli diedi un buffetto sul braccio ma lui biascicò qualcosa guardandomi come se avesse visto un babbuino con le babbucce blu e un borsalino in testa. Bah!, non ci sono più i bambini di una volta! Basito per la brutta figura entrai al bar Barbablu per bermi una birra bionda e di botto addocchiai una bombastica ballerina brasiliana che ballava una bachata con un bellimbusto che dalle movenze sembrava un bulldozer rimasto senza benzina. Finita la sua esibizione, mi offrii per ballare un bel bolero ma, purtroppo, dopo un paio di balzi urtai un banchetto di bambù facendo cadere un bottiglione di Barbera barricato dei Marchesi di Barolo che mi colpì l'alluce con una botta bestiale. Tirai un bestemmione come un muratore bergamasco addetto... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Che cavolo! Controllando il mio cronografo Cartier con la cassa in cobalto con l'incisione del Cantico delle creature in caratteri cirillici e il cinturino in coccodrillo del Congo, mi crucciai perché mio cognato Carmelo era in ritardo per il corso di cucina cinese presso il circolo Carlo Cattaneo di Canicattì, condotto dal famoso chef cantonese Cha-un-chicinin.
Questa cosa, per il nervosismo, mi causò una clamorosa contrazione alla cistifellea che curai con un cataplasma di curcuma coreana, una caraffa di Coca cola senza caffeina e un cerotto di canfora catramata ! Dopo la cura, mi coricai su in comodo canape' in cuoio di cammello, coccolando con calde carezze il mio cagnolino Coccobill con il collare in ciniglia e un piercing sulla coda a forma di cuoricino. Cominciai a chiaccherare in chat con una casalinga di Cantù sui metodi di conservazione delle cipolle, i cetriolini e i capperi e poi chiusi il computer e mi calai nella lettura compulsiva delle tabelle sui capital- gain delle c... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che fatica ! Farneticando come la femmina di un facocero ferita da una fiocina durante un safari, mi fiondai ferocemente contro un fetente di un filippino che faceva il figo con un fucile Flobert in mano vantandosi di aver fatto furore ferendo una ventina di folaghe in una spedizione alle isole Falkland nel mese di febbraio con un freddo da paura.
Lo affrontai facendogli fare una figura da fesso mostrandogli una foto mentre faceva il figurante in un film di Fassbinder vestito da femminuccia con un fiocco fucsia durante la fiera della faraona di Fiesole nel giorno di San Faustino insieme ai frati francescani giunti da Fossombrone con un furgone Fiat color fico fiorone. Gli feci una faccia come il figlio di Frankenstein, gli fratturai un femore e poi lo caricai in fretta e furia sulla mia Ford Fiesta portandolo al Fatebenefratelli ridotto come un fantoccio. Poi, fiero del fatto, e affamato come un ferrotramviere dopo la cinquantesima fermata, mi fiondai in un fast-food abbuffandomi di fritto mis... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che forza! Felice di aver vinto alla Sagra della faraona di Forlimpopoli una splendida fisarmonica di pasta frolla, una confezione famiglia di Fave di Fuca e un CD di Fabri Fibra,
mi infilai frettolosamente nella fabbrica di fettuccine del mio amico Franz e di sua moglie Fiona conosciuta alla Sagra della foca monaca in Finlandia e sposata in un freddo Febbraio mentre aveva la febbre, con un frac di fustagno di Fendi e un farfallino in filanca color fragola. Dopo il fuoriprogramma di un fuoripasto a Fuorigrotta con un fuorilegge fuoriuscito dal Far West, mi fiondai in un Fast Food di Firenze dove ingurgitai frittelle di fave, fette di formaggio feta e friselle di farro in fricassea innaffiate da un fresco fragolino di Frascati. Purtroppo, essendo affetto da forte favismo, ebbi una defaillance fisica col fegato come un controfagotto ed il fiato come fiele ma, per fortuna, mi portarono a Fiuggi come un ghibellin fuggiasco dove rifiorii fischiettando come un fringuello di Friburgo sulla f... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che guaio ! In un giovedì di giugno, girando per Ginevra, incontrai una giovane gitana di nome Guendalina appena giunta dalla Guadalupa, che gestiva con grande grinta, una giostra in un grazioso giardino di garofani e ginestre.
Vestiva con una guepiere in georgette di Givency e aveva una ghirlanda fatta con gusci di granceola e gamberoni delle Galapagos. La invitai a fare un giretto sulla mia Gilera gialla con sedile in pelle di guanaco, dotata pure di un vecchio grammmofono Grundig portatile con dischi di Giorgia e Giorgio Gaber. Girammo per giorni tra giardini di ogni genere fino a quando si grippo` il motore davanti ad una gelateria greco-giapponese che proponeva gustosi gelati al ginger, al ginko biloba e al guacamole con granella di galattosio della Galizia. Guardacaso, avevo nei paraggi una graziosissima garconniere dove la invitai e giocammo gioiosamente con vari gadget ginecologici di gomma tra fumi di Gitanes e grog al gusto di ginepro ! Gaudenti come due gasteropodi su una ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che meraviglia! Una mattina di maggio, mentre mormoravo
millenari mantra tibetani masticando una manciata di mentine, mi venne in mente che il martedì seguente, dopo un meeting sulla misteriosa moria dei molluschi marini nel Mar di Marmara, dovevo fare il mediatore tra il Circo Medrano e un muscoloso massaggiatore della Mongolia con molti tatuaggi sui malleoli, per la vendita di un mandrillo maschio della Manciuria e di un massiccio macaco delle Maldive meridionali. L'affare si concluse magnificamente e così festeggiammo con una mega mangiata in una masseria del modenese a base di mortadella senza maltodestrine, minestra di miglio al profumo di mango, manzo alla montanara con melanzane e menta, torta Margherita con mirtilli e mandorle e vino Marzemino a gogò. Purtroppo, passeggiando in un boschetto per smaltire la mappazza, fui morsicato maledettamente da una malmignatta malmostosa che mi inoculo' il suo veleno procurandomi una misteriosa allucinazione, tanto che mi parve di vedere il Mahatma Ga... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che mondo...! Mi sono molto amareggiato, durante l'ultima mareggiata, di vedere, mentre mangiavo una meravigliosa marmellata di more sopra una mensola in marmo di Palazzo Madama, una monaca, non di Monza, che mendicava qualche monetina per mantenere sua mamma Mafalda che si era mangiato tutto alle slot-machine rimanendo miseramente in mutande !
Mannaggia...che cosa mostruosa...! Sarebbe stato meglio mercanteggiare con un mormone del Montana che vendeva melanzane marinate al mercato del mercoledì che venire alle mani con un mandrillo delle Molucche molto maleducato e maleodorante, che masticava meringhe e merendine del Mulino bianco in un bosco di mangrovie. Mi sono sentito proprio come un marmocchio malmostoso che mangiava mentine tutte le mattine in metropolitana mentre mandava maledizioni a tutto il mondo ed anche messaggini maliziosi a tutte le mamme di mezza età amanti delle mutandine in pizzo macramé. Oh Madonna mia... che mondo...!... (continua) ![]() ![]() ![]()
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