RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Che pacchia! Purtroppo giocando a polo di pomeriggio in un piccolo parco della Puglia, presi di petto il palo di una porta, come se avessi preso un colpo con un pesante paiolo per la polenta, procurandomi una grossa pacca sulla pancia.
Mi portarono al pronto soccorso dove, per una mia propensione ad aver problemi alla prostata e ad una particolare proliferazione ai peli del pube, su consiglio di un parassitologo polacco che aveva vinto il prestigioso premio Pulitzer, mi sottoposero ad una cura con pastiglie alla pirite piroclastica trattate al polonio impoverito e ad una terapia con polvere di petali di papavero della Patagonia senza olio di palma. Passato questo periodaccio, per distrarmi, mi proposi di partecipare al prestigioso" Premio per la pesca al polipo e al pesce palla di Posillipo"e, contro ogni mia previsione, con un'ottima performance, vinsi una particolare pirofila in peltro pirografata con il logo dei puffi, un pelapatate a pile con manico in palissandro e una confezione... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che paura! Che paura!
Ho parcheggiato la mia Polo color pomodoro Pachino nei pressi di un pizzicagnolo di Pescasseroli che proponeva al pubblico presente ,per promozione,pezzi di provolone, pecorino dei pascoli del monte Pollino e pregiato parmigiano del Parmense in pezzi preincartati. ![]() ![]() ![]()
Che peccato! Che peccato! Mi ero appena preparato un piatto prelibato di polenta e peperoni alla paprica quando alla porta si presentò un venditore di pentole prestigiose con fondo in permanganato di potassio e manico in polonio pretrattato ai protoni. Preso da pressante pulsione prenotai subito la promozione promessa e pagai col Pos ricevendo in premio anche un pirografo in palissandro, un peluche di Popeye e un paio di pantofole in finta pelle di panda con pon pon in puro pelo di puzzola del Paraguay.
Poi, per festeggiare l'affare, proposi alla mia partner un pranzetto da Peppino O'pescatore con peoci di Positano, paccheri alla puttanesca, polipo con purè di patate e porri e peperoni alla parmigiana, il tutto innaffiato da un prelibato Pinot del Piave. Tutto questo mi costò due anni di pensione e un'ipoteca su un podere del padovano coltivato a poponi. Passato questo periodo piuttosto pesante, incontrai per caso un mio parente che aveva una palestra di pilates e sollevamento pesi e mi propose ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che roba ! Rancoroso come un ramarro del Ruanda con la rosolia rettiliforme, mi recai da un rissoso rigattiere di Recanati che mi aveva rifilato una rara raccolta di rubinetti in rame appartenuti al generale Radetski, porgendogli le mie rimostranze perché il rivestimento si era rapidamente rovinato.
Mi raccontò la rava e la fava , ma la cosa si risolse in una rissa rabbiosa con la rottura della mia rotula per via di una randellata rifilatami con un robusto bastone ricavato da un ramo di rovere appartenuto al Generale Della Rovere. Scappai come un razzo e , dopo un ricovero per ristabilirmi, per eliminare questo sgradevole ricordo, mi recai al noto ristorante "Il Raviolo ruggente", ordinando in rapida successione; rane in brodo di rafano ristretto, ravioli al radicchio di Rapallo, rombo alla Rambo con semi di ricino ripassati al Recioto e, per finire, una ricottina al rosolio della Renania con riduzione di ribes al rum..... che roba, ragazzi...!!... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che schianto! Che schianto!
La catechesi parossistica corroborata da una sperequazione asintomatica, tipica del gerundio postprandiale domenicale, si quantifica evidentemente in un abigeato compulsivo ascrivibile alla più becera forma di banditismo sardo, sordo ad ogni forma di giustizialismo giacobino post napoleonico. Ordunque, è cosa buona e giusta sapere che, se si insegue una libellula in prato dopo aver fatto pace col passato, ne consegue che inserendo i dati farlocchi in un modulo dell’Agenzia delle Entrate si rischia di essere sanzionati per aver scritto in sanscrito in modo scriteriato delle scritte sconsiderate sugli screzi degli scansafatiche scavezzacolli scampati ad uno scagazzamento di piccioni sulle auto Skoda scassate e scarburate color scamorza scaduta. Che schianto, ragazzi!... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che sciagura! Che sciagura!
Solo e sudaticcio sotto un sole settembrino,tra sinuosi sassofrassi e serpentelli sibilanti,mi assopii sotto un salice solitario,sognando una serie di situazioni stranamente surreali. ![]() ![]() ![]()
Che solfa...! Non sono affatto afflitto da un affronto nei confronti di un affetto che avevo per un affresco di Afrodite a fronte del fatto che la cosa si era affievolita per essermi, in un giorno molto afoso, affrancato da questo frivolo affare fastidioso.
Quindi ho fatto, per la fretta, un'infrazione avendo infranto con delle infradito un infisso nei pressi di un fosso nella valle di Fassa. Eh si, sono stato proprio un fesso ! Non fosse altro che avessi preso in affitto un ufficio in via Affi per fare un affare in cui mi ero buttato a capofitto e che poi era andato a fondo perché totalmente inefficace. La cosa si era rivelata infelice per cui fui costretto ad effettuare un'effrazione ad un'anfora con l'effigie di un brutto ceffo con le efelidi e, per questo fatto, ero stato affidato ai servizi sociali... che affronto, ragazzi... uffa... che solfa...!!!... (continua) ![]() ![]() ![]()
Che vitaccia! Visitando un vernissage di VanGogh, vidi una vedovella molto vamp, tutta vestita Versace con una valigetta di Vuitton in pura pelle di varano del Venezuela e con una veletta in voile di colore viola.
Mi avvicinai senza vergogna come una vipera verrucosa del Vermont e, tra una tartina alle vongole, un vol-au-vent alla verza e un paio di Vermouth, la invita vivamente nella mia villetta a Varigotti per mostrarle la mia collezione di ventisei ventagli vintage appartenuti alla Regina Vittoria e una varietà notevole di vecchi vinili di Claudio Villa e Giuseppe Verdi. La cosa la mandò in visibilio tanto che, presa da vortice erotico e voglia irrefrenabile, mi tolse i vestiti, si sfilò gli stivaletti di Valentino e voracemente, quasi quasi mi violentò fino al venerdì successivo costringendomi ad una overdose di Viagra... ahi ahi, vitaccia cavallina !!... (continua) ![]() ![]() ![]()
Chiamatemi Aquila Chiamatemi Aquila
Chiamatemi Aquila… e non per modo di dire. Perché è nelle vesti dell’imperioso rapace che avevo da sempre desiderato rinascere in un’altra vita, che poi, è solo un nuovo inizio di quella che mi porto dentro da quasi quarant’anni… Mettiamola così: nella prima parte della mia vita ero un bambino di pianura, che nella stagione calda se ne stava steso supino dentro un prato a guardare stupefatto gli uccelli volare cercando di dialogare con loro, e d’autunno li salutava osservandoli con sguardo malinconico migrare verso sud. Crescendo, con degli artifizi cercai d’imitare il loro silente volo. Lanciandomi dall’alto di una rupe con il parapendio, un giorno provai l’ebrezza di volare accanto a un falco. Il volatile pareva guardarmi, a un certo punto, udendolo stridere, pensai persino che pr... (continua) ![]() ![]() ![]()
Choc Ho avuto uno choc perdendo scioccamente uno cheque e così, inconsciamente, in preda all'angoscia, con una sciabola di uno shogun, ho tagliato una sciarpa di uno scienziato di Sciaffusa, piuttosto sciatto, vestito con degli shorts in shantung molto chic mentre, su una TV Sharp, guardava il sequel del film Sciuscià, pedalando su una cyclette con cambio Shimano, dopo aver subito uno shipping su Shopping-on-line.
Forse era meglio bere uno speciale sciroppo sceccherato di uno sciamano di Sciacca e ascoltare all'asciutto lo sciabordio di uno sciabecco siriano che fare uno shampo ad un sciammannato chauffeur sciupafemmine durante uno sciopero selvaggio al museo della scienza di Chamonix, scimmiottando una scena del film Shining, con un vestito da Charlot , una vera sciccheria ! comprato in uno show-room, dopo aver mangiato sashimi in un sushi-bar di Shanghai e, tanto per scialare, pagare il tutto con scellini e bottiglie di Sciacchetrà ... che sciocchezze... però... comunque.. chapeau !!... (continua) ![]() ![]() ![]()
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