RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il mediatore


Il mediatore (volo low cost)

Rodelli mi ascolta senza proferire verbo, guida con lo sguardo fisso sulla strada, mentre io me la prendo con lui, che in fin dei conti non c’entra un cazzo!
Il commissario Balbuoni mi ha telefonato un quarto d’ora fa, dicendomi che mi mandava a prendere da una macchina di servizio, e poi ha riattaccato senza lasciarmi il tempo di obiettare che convincere chi si vuol suicidare a desistere, non è la mia specialità. E non avendo potuto sfogarmi con il mio superiore, non mi resta che prendermela con il povero tenente Rodelli.
«Mediatore! Me-dia-to-re! E’ questo il mio lavoro. Hai capito?! Mediare con rapinatori o roba del genere per convincerli a liberare gli ostaggi! Non convincere un demente a non buttarsi dal quinto piano, per chissà quale oscuro motivo! Ti è chiaro il concetto?!»
«Se mi permette, ispettore, pare che il tipo voglia farla finita perché la sua ragazza lo ha lasciato», mi illumina Rodelli, timidamente.
E questo mi fa incazzare ulterio... (continua)


vecchio scarpone 15/02/2019 - 18:32
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Il Tomo


Preambolo

Quando le persone alle quali teniamo sognano al sicuro,
nello scuro la mente raggiunge le impressioni che scricchiolano sulla candela accesa
con quei pensieri che, appesi alla matita, di notte si smorzano.

Chiudo gli occhi per trattenere la genialità della fiamma, che spegnerà per sua indole il vento.
Fanno quasi spavento le tenebre mentre abbassano le palpebre anche le ultime finestre.
Le parole si impadroniscono della testa come un inquieto abbaio…
poi, torna il buio. E scorrono dalle vene alla carta urtandosi in un passaggio di fortuna
attraverso la matita.

Sento tutto il freddo degli alberi spogliati con lentezza dall’autunno.
Il buio mi fa riflettere sulle volte che ci accontentiamo di sentire il cuore battere tranquillo nel petto
invece di avercelo in gola, lì dove si fermano le mie tristezze.
Disteso a testa in giù, il fogliame alla luce di un lampione, dall’aiola risale malvolentieri sui rami.
Seguo allo specchio con il dito gli anelli scuri... (continua)


Mirko D. Mastro 09/04/2022 - 19:34
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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L'ULTIMA LETTERA


Entro in casa, come ogni sera, chiavi sul tavolo, sigarette accanto. Ma sta sera c'è qualcosa di diverso, spengo il telefono, lo butto sul divano.
apro l'acqua della vasca, il cassetto dove tengo la lama di rasoio e la appoggio al piano del lavello, salgo di corsa le scale che portano alla camera, apro l'armadio ad angolo e tiro fuori quella scatola, la scatola accanto alla quale ho passato notti sul pavimento, addormentandomi tra le convulsioni di un pianto che non ha mai risparmiato un respiro fino ad oggi.
tiro fuori dal fondo quella foto, quella alla quale tanto eravamo affezionati, e con un sorriso scendo stringendola tra le dita, mentre il ricordo di quello scatto mi riporta a vivere quei momenti ormai passati ma non ancora totalmente coperti di polvere.
scendo le scale senza curarmi di dove io stia mettendo effettivamente i piedi e mi accingo a chiudere a chiave la porta blindata, nessuno deve interferire.
prendo carta e penna, sembrano passati secondi, ma la vasca ha già fa... (continua)

Daniel Bertuolo 03/12/2015 - 20:50
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La trappola


La serratura scattò e la porta iniziò a spalancarsi. A tastoni cercò l’interruttore e lo pigiò: tre palpiti e poi il bagliore della luce artificiale squarciò il buio e il silenzio di quella stanza.
“Finalmente”, disse lei tra se.
Ma lei non sapeva che lui si trovava lì, nascosto nell’angusto ripostiglio. Negli ultimi giorni non aveva fatto altro che seguirla, per cercare di precedere con precisioni i suoi movimenti, finché non avesse trovato il modo di congiungere le orbite delle loro strade. E ora c’era riuscito, lì in quello spazio di pochi metri quadrati. Solo loro due e nello stesso momento. Ma lei questo non lo sapeva, nessuno lo sapeva e nessuno l’avrebbe sentita urlare. Era ossessionato da quella ragazza, fin dal primo momento in cui i suoi occhi si erano posati su quell’esile collo, desiderando di possederlo: con cattiveria, affondando i denti nella pelle calda, e la lingua umida…
A sincerarsi dell’assenza di falle, velocemente richiamò alla mente ogni punto di quel piano p... (continua)

Antonio Giordano 09/05/2012 - 14:53
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L’autore del Tomo


Praefatio


Le fronde dei salici piangenti come impenetrabili pareti, fitte al pari della notte, sembravano sussurrare


Due ali
custodiscono
l’inchiostro, nere.
Chino
sul manoscritto
l’autore
scrive le sue sere


…con quella penna che appartiene all’anima, il corvo continua a volare fuori dai righi sugli strumenti che lo scrittore ha; come un passo che avanza tra luce e tenebre

«non ebbi motivo di ripensare a Samaèl e agli altri personaggi di Reprobi Angelus… fino a quella sera»


Sul filo della realtà l’autore del Tomo prova a lasciare un’emozione delicata, quasi commovente

secundo libro... (continua)


Mirko D. Mastro 19/02/2023 - 06:30
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L’autore del Tomo -7 e mezzo


…filo…

Come al solito me ne stavo a passeggiare verso il margine di cucitura, quando ad attirare la mia attenzione fu una donna.

Pochi ricorderanno la donna seduta in disparte alla locanda all’inizio di Reprobi Angelus…

Ebbene, ancora lei; defilata e vestita di stracci. Neri.
Lavorava a maglia, qualcosa che somigliava a una sciarpa. Forse uno scialle.
E sembrava osservarmi. Anzi, mi osservava.
Ne fui certo quando col piede mi allungò un gomitolo che si dipanò velocemente.
Dentro un fiato, il suo ammonimento <Eccoti il filo logico… non dovrai mai scordarlo!>.

Di nuovo quel turbine di minuti cristalli, e mi trovai in un’altra pagina.
Samaèl al tavolo da gioco «Siedi autore, tra me e… lei» in un filo di voce.
“Lei è la signora del…”
«Non darti pena autore, è di famiglia. E ciò che più conta, non è qui per te».
Alla destra della donna, in un filo di vita l’anziano Della Cannella << Regge il fio dei giorni / per la tela tra le dita. / Pone sulla rocca il p... (continua)


Mirko D. Mastro 15/03/2023 - 19:41
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L’autore del Tomo 1:10


non habebis alium Deum praeter me


cap I- Conversazioni

Adesso so.
Quest’unica, singola volta proverò a dissuadervi dall’origliare il mormorio sommesso del mio conversare solo, a fiume su Poe.
E non negherò la nera ombra del mio interlocutore.
Non udirete uno straziato gracchiare, non un graduale miagolio. Né un soffio.
Ma lo sguardo di quella presenza.

Un suono roco e stridente mi condusse dalla camera da letto fino al terrazzo tra il granturco.
Le brattee che ondeggiavano al vento sul fianco della collina parevano terrificanti braccia di orangotango furiosi. Si percepiva l’odore della polvere della trebbiatura.
Restai lì, inspiegabilmente succube ai capricci della scrittura.
Il pensiero si fermò sulla grammatura del caffè nella tazza, e a quella che volessi dare al nuovo romanzo… e lo sguardo solo qualche attimo sul verme che voleva guadagnare terreno sul foglio a discapito della matita.
L’unico a rimanere impassibile era il tavolino in vetro con base a... (continua)


Mirko D. Mastro 21/02/2023 - 06:44
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L’autore del Tomo 2:10


noli nomen Dei in vanum accipere


cap II- Siamo pieni di chissà

Rincasando il ragazzo si sentì oltremodo soffocare, e più allentava il nodo alla cravatta nera più il groppo in gola si faceva stretto.
Comprese realmente quando dal cortile non avvertì l’odore di tabacco, e mentre stava per lasciarsi cadere sulle ginocchia, il suo sguardo madido fu avvinto dal cigolio dell’imposta della soffitta schiaffeggiata dal vento.
Era lì che era solito rimbucarsi da bambino quando le cose non andavano per il verso giusto.
Tutto appariva diverso, più piccolo e impolverato, ma la sua cassa dei segreti era sempre lì. Accanto a quell’orrido tavolino coi cavalli in ottone.
L’aveva quasi scordata. Aprendola, qualcosa gli sembrò non appartenergli. C’era una lettera scritta a macchina che era come se volesse uscire da un librone, che quasi gli sfuggì per un’improvvisa folata.

«Figlio, in questo modo non potrai interrompermi. E se sei qui vuol dire che per il tuo diciassettesimo complea... (continua)


Mirko D. Mastro 23/02/2023 - 06:49
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