RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

MOENA E LA SUA POESIA


La storia della poesia di Moena parte da lontano, dai vecchi banchi dell’importante scuola media “Parmigianino” dei primi anni sessanta, quando l’insegnante di materie letterarie (e allora anche di geografia) illustrava agli alunni l’ubicazione delle splendide Dolomiti, evidenziando la storia e i costumi delle popolazioni ladine che abitavano quelle vallate.
Diversi anni dopo, terminate le superiori, l’esigenza di trovare subito un lavoro e la mancanza di tempo (ma anche di denaro) non mi permise di viaggiare come fanno i giovani d’oggi, e quelle lezioni di geografia furono completamente dimenticate; ebbi però la fortuna di avere il nipote dei nonni che, appassionato di montagna, parlava spesso della Val di Fassa, perché visitava quei luoghi incantanti tutti gli anni durante le ferie estive.
Allora non c’erano autostrade, ma viaggiando a bordo della mitica “vespa”, insieme alla moglie, egli ebbe modo di percorrere con quel mezzo non proprio confortevole, le numerose vallate della zo... (continua)

Domenico De Marenghi 13/07/2020 - 23:48
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MOMENTI DE GAFFES


Carissimi, vi è mai successo che un vostro ex spasimante si presentasse a casa vostra dopo ben dieci anni?
Eccolo lì. .un pomeriggio si presenta un ragazzo in moto fuori casa mia ,suona il citofono anzi il videocitofono e voi non siete a casa ma cè vostra madre.
Ecco,ora vi racconto sta cosa dopo aver interrogato la mum per bene!
Mary, sì è presentato un ragazzo e ha chiesto di te!
Io:chi è? Da dieci anni?
quindi mamma con chi uscivo a diciannove anni?aiutami, mi sono fidanzata fin da adolescente,ti ricordo che a 13anni mi piacevano già i baci, aspetta che penso!
Ah si un bel moro,chioma riccia indomabile,occhi neri incazzati, taccuino pieno de skei fino ai boxer, si è lui!
Immagino la scena che ha davanti!
Sceso dalla moto come Riccardo scamarcio,toglie il casco e scuote i capelli usando il shampoo antiforfora heden shulders ,giacca di pelle stile rubacuori de biscotti,jeans sbregati arrapanti..solo i jeans!Non sia altro.
Inizia a gesticolare accarezzandosi i capelli ,... (continua)

Mary L 21/09/2017 - 14:51
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Morgan il Vikingo


Lo Stylocidaris affinis, conosciuto comunemente come riccio matita per i suoi grossi aculei, è un animale stupendo, un echinoderma della famiglia delle Cidaridae.
È un parente stretto delle stelle di mare e , come quelle, genera in chi ne viene in contatto un istinto tanto brutale che irrefrenabile: possederlo, portarlo a casa per ricordo, o per regalarlo. Molti naturisti credono che il riccio matita sia patrimonio soltanto dei mari esotici, non nostrani, ed invece si sbagliano. Esiste pure nei nostri fondali, anche se i suoi meravigliosi esemplari sono assai rari. Se un sub di poca coscienza lo trovasse, ne farebbe certamente regalo ai figli, o alla fidanzata di turno, sottraendolo alla bellezza del mare. In Sardegna, mi dicono gli amici sub di Alghero, ce n'è qualcuno, protetto da leggi locali.
Io ne ho trovato solo uno, all'Elba, nonostante le migliaia di immersioni fatte in quel lembo di mare, ed è stato un caso fortuito. Stavo cercando un presunto relitto d'aereo islandese, er... (continua)

Mino Colosio 25/11/2023 - 14:29
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Muretti


I due lunghi muretti della socialità erano nati per dividere la parte condominiale dalla parte pubblica del selciato antistante la casa dei nonni, tra di loro un passaggio che consentiva di accedere all'immobile ed ai piccoli appezzamenti retrostanti.

Erano una sorta di lunghe panchine in cemento senza schienale sopra le quali ci si incontrava durante il giorno, una sorta di allargato soggiorno condominiale dove si ricevevano anche gli ospiti. Se qualcuno ti veniva a trovare ed eri là non era necessario entrare in casa, lo si faceva accomodare sul muretto e si univa nell'agorà.
Erano utilissimi per il gioco, larghi spazi dove piazzare sassi, tappini e quanto di utile alla bisogna ma non erano buoni per essere “sporcati” con i mattoni, per quello c'era il marciapiede “scalato” di lato alla casa che sembrava fatto apposta, diviso in quadrerttini molto recettivi al colore rosso dei mattoni.
Su quei muretti Emilio, sul suo Surace, proponeva indovinelli e sciarade, con sua moglie che ... (continua)


Glauco Ballantini 23/02/2017 - 18:20
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NATALE


Stava arrivando Natale e dopo tanto nevicò.
Le strade erano una scia di coriandoli innevati che scendevano soffici come carezze, mentre stavo al caldo vicino al caminetto ammirando questo spettacolo.
I miei occhi rapiti e increduli seguivano la neve, mentre la mia mente viaggiava, viaggiava pensando alle emozioni racchiuse dentro me.
Le persone che conoscevo, la mia famiglia, tutti quelli che in qualche modo avevano catturato con il loro affetto e semplicità una parte di me, della mia sensibilità e di quel pizzico di bella follia..
Una lacrima di felicità, scorre sul mio viso mentre penso al vero bene.
Quel sentimento autentico, che ti prende, ti coinvolge, ti fa sorridere e ti fa riscoprire la tua profondità.
Perchè ogni tanto è anche bello riscoprirsi.
È bello aprirsi e parlare con chi ci vuole bene.
Raccontare di tutto e di più e sentirsi complici uno dell' altro, complici di quell' abbraccio che senti e ti scalda con tepore.
E poi ridere, buttarsi sul letto dopo una lunga... (continua)

Mary L 17/12/2017 - 19:54
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Natalino


Da qualche giorno ripenso a Natalino,
era un ragazzo originario della Sardegna, piccolo , molto piccolo di statura, forse perfino più piccolo di me, ed esile; io avevo 13 anni; lui 16, credo. Aveva un Caballero che immagino lo facesse sentire un poco più grande, un po' più potente. Faceva lavoretti, o ne cercava, fumava tanto e anche questo penso contribuisse a farlo sentire un po' più grande. Aveva un piccolo viso un po' ossuto, e la voce bassa, timida. Con un gruppetto di altri ragazzi bazzicava nella via dove abitavo con i miei genitori, e dove sono cresciuta. Era appena finito il tempo dei giochi, e forse era l'ultima estate in cui si stava "nella via", alla sera; da quella dopo saremmo stati tutti più grandi, con amici diversi, in altri punti della città... Non c'era più il crocchio degli amici di strada (e non c'è mai più stato,nemmeno per le generazioni successive...che dispiacere non sentire più quegli schiamazzi, le risate, il vicino di casa senza figli che tirava s... (continua)

Irene Fiume 30/09/2013 - 22:36
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Neanche profeta in casa mia!


Questo titolo deriva dall'amara considerazione che quando parlo (e spesso urlo) in famiglia per educare, la maggior parte dei miei familiari mi prende per pazzo mentre qualche figlio, addirittura, si isola col telefonino!
Da circa un ventennio in quarantena per crisi coniugale, da solo mi faccio compagnia con le mie divagazioni (e analisi) mentali e adesso, in tema di pandemia, mi risalta alla mente che per le guerre ricorriamo agli elmetti mentre per i virus usiamo le mascherine e la storia dell'umanità continua.
Il dato certo, comunque, resta che navighiamo tutti su una sgangherata barchetta (terra) in balia delle onde ed a rischio di affondare.
La lezione del castigo divino ancor non l'abbiamo capita se siamo i discendenti di gente sopravvissuta al diluvio universale grazie all'arca di Noè, dopo che l'umanità era sprofondata nella malvagità in preda a violenza ed immoralità.
Di questi tempi abbiam fatto anche peggio se, vergognosi guadagni di calciatori, allenatori, e presentat... (continua)

Francesco Andrea Maiello 10/04/2020 - 07:26
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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