RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Romantico Halloween


Il vento va e il vento torna, come un boomerang, porta via con se tutto quello che può come un fiume in piena. Ecco quel trentun ottobre, c’era una bufera di vento in paese che persino gli alberi faticavano a rimanere in piedi. Non ho mai amato la festa di Halloween, difatti quella sera ero a cena con una ragazza incontrata online. Ero tremendamente ansioso, elegante come poche volte mi vestivo, con una camicia viola e una giacca in pelle abbinata a dei classici jeans. Quando vidi la ragazza entrare rimasi ammagliato. Era incantevole, capelli neri lunghi e schiacciati come la moda dettava, naso sottile e labbra carnose, uno sguardo torvo con degli occhi nerissimi, contrapposti a quel pallore così raro. Era alta e un po’ magra, vestita con quella gonna scura abbinata ad un tailleur verde era calamita per gli occhi maschili. “Che eleganza madame” esordii io con una battuta pensata e ripensata di notte. “Anche tu non scherzi! bel locale, ottima scelta” disse con voce fine.“Le guide Michle... (continua)

Roberto Magomma 30/10/2018 - 15:49
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Saggezza senza tempo


Le donne attorno al fuoco sono poco meno di una dozzina e Iris sa che essere lì costituisce un rischio per la loro stessa vita. Si sono radunate attratte dall’istinto perché a nessuna chiederebbe di uscire di notte. Se venissero scoperte le attenderebbe la prigione, o peggio.
Iris celebra i momenti peculiari dell’anno e anche in occasione dell’Equinozio di primavera è stata raggiunta da altre donne che come lei vogliono mettersi in contatto con la Natura, con l’Universo. E questo è dannatamente pericoloso.
Nessuna parla, nessuna pone domande, nessuna fornisce risposte così anche in un tribunale eviterebbero lo spergiuro nello sostenere che non sono state istruite. Niente passa attraverso la voce, non sono previsti insegnamenti. Si affidano all’energia che avvolge la radura al centro del bosco di querce, alberi a simboleggiare la protezione. Seguono la danza armoniosa di Iris e intuiscono che qualcosa di straordinario sta accadendo. Intuiscono che loro stesse sono straordinarie. Un ... (continua)

Magia 66 05/08/2016 - 12:24
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Sfuggente amore onirico


Le pareti della stanza erano di un giallo pallido, color crema e sulla parete di fronte a me la luce sbatteva contro le finestre opache e rigate senza riuscire ad entrare, arrivando soltanto ad illuminare l’ambiente quanto bastava per vederci chiaro.
Non ero solo in quella cupa atmosfera.. C’erano dei ragazzi e delle ragazze, adagiati su sedie di legno malandate sparse qua e là.. ognuno impegnato in qualcosa che lo ammaliava tanto da non degnarmi nemmeno di uno sguardo. Non erano pochissimi, ma apparivano a me soltanto come delle presenze, come delle figure, delle ombre che si facevano compagnia a vicenda ma che non facevano compagnia a me. L’unica cosa nitida ai miei occhi era lei, abbandonata su una sedia appoggiata alla finestra. Un barlume le illuminava parte del volto, mettendole in risalto gli incantevoli lineamenti. Accanto a se aveva uno zaino di pelle color cuoio e nero; stringeva forte contro il suo petto un peluche.. un orsetto marrone e grigio che quasi sembrava abbraccia... (continua)

Andrea Zampella 15/06/2016 - 15:46
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Strani incontri


Non aveva mai dato peso alle storie ”strane” che alcuni amici gli avevano riferito sul vecchio cimitero cittadino.
Per Carlo erano le solite fantasie, le solite sciocchezze da lasciar perdere.
Quando la giornata lo consentiva, faceva a piedi il tragitto da casa a lavoro, che prevedeva il passaggio davanti al cimitero.
Il vecchio cimitero della metà dell'ottocento, chiuso oramai da cinquant'anni, era diventato, per lui, una parte del percorso, nulla di più.
I suoi antichi portoni, le sue antiche mura, gli erano oramai famigliari.
Quel pomeriggio qualcosa attirò la sua attenzione.
Un tipo vestito in modo strano era proprio davanti al portone monumentale, che prima fungeva da ingresso principale.
Carlo lo vede ma non da molto peso alla cosa.
Tre giorni dopo il tipo è ancora lui.
Carlo lo guarda, il tipo lo guarda e sorride.
Passano altri giorni ed eccolo lì!
Questa volta il tipo fa un gesto con la mano a Carlo, il quale pensa che sia qualche tipo strambo che sia solito allunga... (continua)

Massimiliano Casula 27/09/2020 - 13:11
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Suggestioni dell'acqua


SUGGESTIONI DELL'ACQUA

Il mio corpo galleggia nell’acqua limpida di questo lago.
Potrei essere bella o brutta,
grassa o magra.. ma galleggio.
Potrei essere povera o ricca,
nera o bianca.. ma galleggio.
La mia carne affiora a tratti.
Il mio viso, le gambe, le braccia.
Sono ferma, non posso nuotare.
Posso solo galleggiare
e farmi portare dal flusso dell’acqua.
Non sento freddo. Non posso percepire rumori.
L’aria è tiepida, ma il cielo si sta oscurando.
Temibili nubi stanno arrivando.
Ci saranno pesci vicino a me?
Il mio respiro è più veloce del normale.
Forse sono un po’ debole.
Intorno al lago ci sono tanti alberi
di tanti colori autunnali.
Qualcuno verrà a salvarmi?
Un uccello color porpora sta volando sopra di me.
Ha perso una piuma..è caduta vicino al mio viso.
Se piangessi in questo momento chi lo capirebbe..
Le nuvole stanno portando un temporale.
Sì.. si stanno toccando, è un abbraccio mortale.
C’è un qualcosa di rosso accanto a me..
C’... (continua)


Luca Fiazza 27/11/2017 - 17:21
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Tutto ebbe inizio. Capitolo 2


Chiusi la porta pervaso da una sensazione di libertà, fuori il mondo era tutta un'altra storia, l'aria del tardo pomeriggio era fresca, la cosa più bella che si potesse respirare. Dopo poche decine di metri quel pesante senso di oppressione sembrava svanire, anche uno che come me provava piacere nello stare solo, ogni tanto sentiva il bisogno di passare una serata con gli amici.
Con un gesto compulsivo che ripetevo ogni volta che uscivo da casa, toccai le tasche dei jeans.
“Cavolo ho lasciato le chiavi in casa”.
Non esitai a tornare indietro per prenderle, non sapevo a che ora sarei rientrato, e non volevo che mia madre si svegliasse per aprirmi. Feci il gesto di suonare il campanello e improvvisamente fui pervaso da una strana sensazione simile a quella che si ha quando si rivive un déjà-vu. La porta di casa era aperta,
“eppure ero certo di averla chiusa"
potevo ancora sentirne il rumore che fece sbattendo sullo stipite.
“Forse sto ancora dorm... (continua)

Cristiano Pili 18/09/2020 - 23:10
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Un insolito destino


Sono spacciato. Me ne sono reso conto quasi subito.

Sono in un angolo di una stanza, immobilizzato e avvolto in una plastica trasparente. Intorno a me solo l’oscurità, non si sente nessun rumore. Ora che mi abituo al buio riesco a scorgere un tavolo con delle sedie in legno, un camino, un vecchio lampadario di vetro e…un rumore distinto, proveniente dalla stanza accanto. Plic, plic, plic. Probabilmente un rubinetto che perde. All’improvviso tutte le mie cellule trattengono il respiro, non sono solo nella stanza. Due occhi lucenti mi fissano da sotto il tavolo, troppo piccoli e ravvicinati per essere quelli di un essere umano. Si richiudono e ritorno nelle tenebre. Ma come sono arrivato fin qui? Stamattina ero con la mia famiglia nel negozio, poi all’improvviso sono arrivati due brutti ceffi, mi hanno immobilizzato e chiuso nel cofano di un’auto, non ho avuto neanche il tempo di chiedere aiuto…

Ma ora perché sono qui? Cosa vogliono da me?

Si sentono dei passi adesso, una luce ... (continua)


Seby Flavio Gulisano 21/01/2016 - 00:28
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Un uomo sotto la pioggia


UN UOMO SOTTO LA PIOGGIA
Era un afoso pomeriggio d’estate che nonostante il tempo piovoso faceva sentire una calura e umidità persistente penetrare fino alle ossa.
Stava lì fermo quell'uomo sotto la pioggia battente col suo cappello in testa tutto sgocciolante e il lungo impermeabile color crema ben stretto in vita. Era lì immobile, all'angolo della strada in attesa di qualcuno o di qualche cosa e chissà forse pensava o rifletteva oppure era in attesa che qualcuno arrivasse con la macchina o a piedi.
Qualcuno lo stava osservando da una delle finestre dell’edificio di fronte incuriosito da quella sua immobilità, perplesso, considerato il tempaccio che c’era perché in quel momento imperversava un fortissimo temporale e i tuoni che si sentivano erano veramente assordanti e molto vicini ma lui impassibile non ci faceva caso sebbene corresse persino il rischio che da un momento all'altro un fulmine potesse cadere proprio vicino a lui o addirittura colpirlo.
Chi l'osservava d... (continua)

Maria Luisa Bandiera 06/08/2021 - 07:31
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