RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Invano

Quella sera lo chiamarono in molti, ma non venne. Lo chiamarono anche durante il pomeriggio ma meno; pensavano di poter fare da soli.
Quando scese la notte, tutti capirono che diventava difficile, poi piano piano impossibile.
Atti di volontà e improvvisazione nel giugno feroce che accalorava la terra, che non si placò neanche a sera.
Molti uomini si affannavano ma non tenevano conto di tutti i fattori che ostavano alla soluzione positiva dell’impresa.
Eroici minatori, tentativi andati a vuoto, e più diventava difficile, più si cercavano atti eroici.
Fu chiamato, ma non intervenne.
“Non nominare il nome di Dio invano”.
La notte di Vermicino lo implorammo in tanti, ma invano.... (continua)

Glauco Ballantini 05/06/2021 - 22:11
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Picula ad caval

Il freddo intenso della pianura Padana era l'ambientazione ideale di questa pietanza a base di carne di cavallo. Sapori intensi nell'anno tra le brume nel servire la Patria nel lontano 1989.
“La patria è la dove si muore con la spada in pugno! Non qui dove le uccidi i suoi poeti.”
Non eravamo nell'Andrea Chenier, non avevamo la spada in pugno, ma il Garand era pericoloso anche dalla parte del calcio.
A Piacenza ho imparato a degustare questa pietanza, il secondo ideale, abbinato al barbera, per il clima invernale dell’alta pianura padana, specie a cena, con fuori la nebbia che ti lasciava gli indumenti inzuppati di acqua, e ti rendeva difficile ogni attraversamento di strada ridotti come gatti mézzi ad attraversare alla svelta, perché le auto proprio non le potevi vedere che all’ultimo momento.

La “Pireina”, dal “Gnassu” era la la cattedrale nascosta dove si officiava il rito; un locale sempre pieno di gente perchè era proprio uno specialista.
A pranzo scappavamo dal turno in... (continua)


Glauco Ballantini 05/03/2021 - 13:09
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Viale della Principessa

Era di fianco alla via delle Pianacce; bastava scendere dal ciglio della strada e camminare per un prato stepposo.
Ad un certo punto ti ritrovavi tra un doppio filare di pini sopra un selciato di pietre, stupito di trovare in una boscaglia un tratto così ordinato e maestosamente silente. Sorprendente come un tramonto dietro ai monti, impossibile come un sette fatto con un dado, piacevole e fresco più di un bicchiere di latte e menta alla fine di una giornata estiva.
Lì erano ambientate tutte le storie e le canzoni che prevedevano la sorpresa, le case nei boschi, i pericoli nelle favole.
C'è ancora, ma ormai lontano, perduto e irraggiungibile.... (continua)

Glauco Ballantini 22/03/2021 - 11:59
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L'Astista Volante

Serghij i record se li gestiva. Era il migliore, di molto, nel salto con l'asta e pensò di mettere a frutto il vantaggio che aveva.
Partecipava ai meeting di atletica facendosi pagare un bonus se batteva il record del mondo.
Lui, che era in grado di alzare il primato di una spanna, i record li spillava centimetro dopo centimetro, gara per gara, assegno dopo assegno.
Nei cartelloni che annunciavano la sua partecipazione era tacitamente scritto: “Vedrete il nuovo record di salto con l'asta!”
Se non c'era il compenso non c'era il record, e nessuno riuscì ad estorcerli più di un centimetro alla volta. Ne andava del suo buon nome.
Medagliamedagliamedaglia.... (continua)

Glauco Ballantini 10/03/2021 - 13:14
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Il Gaucho di Bobbio

Non conoscevo Manolo Bellocchio, un ragazzo argentino, nato da genitori italiani che avevano fatto il percorso canonico degli emigranti. Aveva conservato la doppia cittadinanza.
Lo chiamarono alle armi in Argentina, come tutti quelli nella sua condizione, per “dare un aiuto alla sua terra”.
“Gli avevano dato le mostrine e le stelle e il consiglio di vendere cara la pelle”, ma Manolo cadde in battaglia nell’inferno della guerra delle Malvine, ventenne.
Il consolato trasmise al distretto di Piacenza la documentazione riguardante la sua triste vicenda conclusa in modo così repentino.
La dicitura sul verbale per esonerarlo dal servizio in Italia fu quasi comica: arruolato e dispensato, perché deceduto.
Lo conobbi così.... (continua)

Glauco Ballantini 17/03/2021 - 11:54
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