RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Capo Bianco

Un parcheggio per depositare l'auto: alla fine un viaggio comincia con una sosta.
La nave ci aspettava di fianco alla banchina adagiata sullo scuro mare che circonda il porto, gli odori della nafta del carburante erano l'incipit per il viaggio nella vicina isola di Capraia, scoscesa e selvaggia. Mi aspettava una breve vacanza di una settimana di mare e sole immerso in una atmosfera che non prevedeva grandi cose che non fossero le passeggiate nella brughiera isolana e le serate nel porticciolo mangiucchiando e sorseggiando l'odore del salmastro tra le barche che si appoggiano l'una con l'altra nello specchio di mare antistante la piccola baia.
Una manciata di giorni dopo l'anno scolastico passato trai banchi con gli amici, non altro.
La piccola nave ci accoglie nell'alba di una nitida mattina d'estate, il sole alle spalle illumina la nostra meta, già distinguibile all’orizzonte.
Il Pequod verso Moby Dick...... (continua)

Glauco Ballantini 16/05/2022 - 20:03
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Ciao Enrico

La sua morte è' stata lo spartiacque fra il periodo della vita in cui si pensa che tutto comunque finisca bene e quello nel quale invece le certezze vengono meno.

Avevo visto due volte un comizio di Berlinguer a Livorno, la prima in piazza della Repubblica in una calda serata di luglio del 1975 con i segretari comunisti spagnolo e francese, dove si apriva la stagione dell'Eurocomunismo, poi pochi anni dopo, nel 1979, in una mattina al nuovo Palasport di via Allende, altro nome evocativo di quegli anni agitati.

La fine di tutte le illusioni in una nottata a Padova, il trasferimento sull'aereo di Pertini e poi tante persone come non si erano mai viste a Roma: i funerali che fermarono un pomeriggio italiano.
La mattina in biblioteca la scritta era chiara: “Oggi pomeriggio la biblioteca riaprirà dopo i funerali di Enrico Berlinguer.”
Perché “l'ondata emotiva” fu enorme. Fu fatto un film di quei funerali da parte dei più grandi registi italiani, ognuno con la propria troupe, c... (continua)


Glauco Ballantini 09/06/2022 - 12:24
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Confessione di Ferragosto

Le due e trenta di notte: esco dalla cucina.
Il fresco mi entra nei vestiti pieni dei suoi sapori intensi.
Io, come i grandi chef penta stellati, ho preparato il trogolo per i porci mannari, il popolo che sfugge alla confusione della città per accodarsi in auto e accalcarsi per un posto nei ristoranti della vacanza.
Domenica e Ferragosto avremo due giorni per dare via tutte le croste accumulate in un anno nei congelatori, tanto mangiano tutto, servito con la pala!
Come a Pasqua e a Natale sembra che tutti vivano per ingozzarsi, ed io, vecchio cuoco che sono stato in giro per il mondo, mi schifo del mio mestiere!... (continua)

Glauco Ballantini 18/08/2022 - 07:23
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Clementina

Aveva gli occhi come il cielo settembrino in una giornata di tramontana, gli stessi che aveva trasmesso ai quattro figli rimasti orfani prima del previsto; come ci fosse un tempo giusto per esserlo.
La sua specialità era la pasta ai formaggi; mi divertiva vedere i fili che si allungavano come prolungamento degli spaghetti.
L’ho sempre vista molto anziana, con occhiali spessi quasi da uomo, senza vezzo.
L’ultima cosa che ricordo di lei furono i calzettoni di lana, che faceva a noi nipoti, dai colori accesi: rosso, verde, giallo, blu, con un doppio rigo di colore diverso al bordo, in contrasto con la sua vita ormai scolorita nella casa di riposo.... (continua)

Glauco Ballantini 27/09/2022 - 14:57
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Alboran

Stavolta Berthold non avrebbe fatto ritorno, voleva chiudere con la guerra prima che fosse troppo tardi per salvare le penne.
Dopo l’incursione col suo Messerschmitt, si era staccato dalla formazione aerea per andare a consegnarsi agli spagnoli nell’isola di Alboran, piccola ma bastevole per un atterraggio.

Aspettava di scorgerla all’orizzonte tra il cielo e il mare increspato.
Gli apparve “come una splendida utopia”: bella, accogliente e priva di foschia. Sembrava una portaerei, fatta per un atterraggio.
Gli inglesi, però, non sapevano le sue intenzioni, e abbatterono l’aereo quando si apprestava ad atterrare.

Lo raccolsero gli spagnoli e lo seppellirono nel piccolo cimitero di Alboran: la terza tomba è la sua.... (continua)


Glauco Ballantini 06/10/2022 - 11:23
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