RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il viaggio (Ottava arte, In un frullo) quattordicesima tappa

“Batte il cuore d'ogni giorno/ e un'esperienza in più/ la mia vita e nella stessa direzione tu” che mi rubi un pensiero mentre ti viene incontro il nostro salotto itinerante tra la Sella del Diavolo e il golfo degli Angeli. “Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai/ con le gioie, le amarezze ed i problemi suoi./ E mi trucco perché la vita mia/ non mi riconosca e vada via”.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di quel buontempone di Ernesto, di Giuseppe dalla fervida favella e della dolce Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino. Maria Luisa che oramai si trova a suo agio, la delicata Barbara e Loris con un debole per il pesce, l’appassionato Antonio, la gentile Grazia e la riflessiva Anna Maria, e l’esuberante Moreno, Laisa un poco infastidita dalle volte di fumo, e la carinissima Mary.
Oramai dovreste sapere che mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
A volte mi ritrovo a pensare che il libro che pre... (continua)

Mirko D. Mastro 12/12/2020 - 19:17
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Il viaggio (racconto breve, Cucchiaio) quindicesima tappa

In un viaggio sarebbe alquanto strano non provare momenti di stanchezza e noia, sta in buona parte a chi è alla guida allietare la lunga distanza. Così ho pensato di mettere un po’ di pepe nel nostro salotto itinerante.
Costeggiando Terrazza Mascagni, il suo pavimento a scacchiera mi fa pensare che diventiamo grandi quando cominciamo a battere babbo a scacchi. Adulti lo diventiamo il giorno in cui lo lasciamo vincere. Davanti ai bastioni della Fortezza Vecchia sorrido… quando la partita di scacchi è finita, il pedone e il re tornano nella stessa scatola.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Nel mentre leggerò…

A quei tempi io e Luciano eravamo ginnasiali, e c’era lei. Poi c’erano i due cugini Andrea e Stefa... (continua)


Mirko D. Mastro 14/12/2020 - 19:20
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Il viaggio (poesia Burlesca, Rimarolo invertito) diciassettesima tappa

Ho ancora la sabbia, che qui è nera, dentro al bavero della giacca dopo la mia passeggiata per il Lido fischiettando tra i denti “Ci son sere qua da noi/ che vuoi farti un giro, però poi non ci vai/ perché il finale qua da noi/ di un film che hai già visto mille volte lo sai”.
Intanto che il salotto itinerante percorreva la litoranea “sul bordo della finestra si è posato un passero. Mi ha guardato con curiosità prendendomi in burla, chiedendosi che cosa poteva occuparmi così tanto. E’ volato via quando ha capito che si trattava della stesura di un testo”(Christian Bobin)
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco e Valentina. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
A te ho voluto accostare la poesia burlesca, un genere grottesco caratterizzato dal... (continua)

Mirko D. Mastro 18/12/2020 - 19:26
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Il viaggio (dal renga al hyakuin, verso che corre vicino) diciottesima tappa

“…puoi/ fare quello che non puoi fare mai./ Riprendere a giocare/ riprendere a sognare/ riprendere quel tempo/ che rincorrevi tanto…”.
Ammirando la pietra rossa del castello, l’isolotto e il porto viaggiano con me in questo salotto itinerante in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco, Valentina e Michele. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
“dire ciò che non riesci a dire mai./ Che bello stare insieme/ che sembra di volare/ Che voglia di gridare…/ è Natale e a Natale…”.
Nella tappa di Venezia dicevamo che il renga è chiamato anche ‘poesia a catena’. Nasce come un passatempo in cui diversi partecipanti si alternano inserendo ciascuno una strofa, continuazione dei versi precedenti. Da qui il hyakuin, renga di cento strofe.
Nel mentre leggerò…

hai buttato le ... (continua)


Mirko D. Mastro 20/12/2020 - 19:27
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Il viaggio (eco versi, le Grange) diciannovesima tappa

Quest’oggi il nostro salotto itinerante si troverà ad affrontare, se così si può dire, una specie di turbolenza. Sentirete sobbalzare le vostre poltrone di varia foggia, ma restate seduti tranquilli ognuno al proprio posto.
“Ma che ci posso fare/ se a me piace il Natale…/ Ma che ci posso fare/ se mi piace tirare la neve/ c'è più gusto a mangiare/ a bere e ad abbracciarsi ancora./ Chiudi gli occhi, esprimi un desiderio/ ed immagina che sia vero”.
Vedo le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco, Valentina, Michele e Teresa. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita.
Continuano a piacermi le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Viaggeremo lì “dove fiorisce il rosmarino c’è una fontana scura… dove cammina il mio destino c’è un filo di paura”, canta Fabrizio De André.
Ho pensato di accostarti l’ecopoesia, un genere particolare che si è sviluppato a partire dall'... (continua)

Mirko D. Mastro 22/12/2020 - 19:28
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