RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



L’Alba dell’Angelo- § septem

La maledizione dell’aquilone

Qui nel contado si sente solo il rumore della natura, il canuto sovrano lo ascolta da una sedia a dondolo. Lettore, siedigli accanto… devi sapere come tutto ebbe inizio.

Si narra che fluisse come acqua,
di cuore puro e neutra anima.
Fino a che per mano delle naiadi
Acredine e Basica cadde vittima
della stizza della dea Marica,
gelosa dell’amore di Aquilone per lei.
Invocò su loro un orripilante anatema:
confinò Ninfa nella torre degli Alisei,
e legò Aquilone a un filo di voce.
Se Ninfa fosse riuscita mai a fuggire
con qualche astutezza,
entrando in contatto con l’aria
e confondendosi con essa
avrebbe perso di purezza.
Si dice che sulle sponde del Giordano
nelle giornate di solleone, quando
il cielo sereno fin giù nel sottobosco
rende azzurra ogni pervinca colando
su tappeti di anemoni,
tra i non ti scordar di me
che bordano le andane strette
girandoli una fanciulla; si dice anche
si odano i di lei bisbigli salire ai filar... (continua)


Mirko D. Mastro 27/04/2023 - 16:47
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L' autore parafrasa se stesso

Una lacrima da un ciglio di donna scivolò su un ritaglio di luna. Penzolava, e dondolava in un lembo di cielo finchè cadde. La cullò la manovella di un carillon, e solo quando non più piccina… se ne prese cura un tempo di 3/4 sul pentagramma. Qualcuno dice somigliasse a Venere, qualcun altro giura non sapesse di piangere. E la chiama mamma.
Fuorchè una sincera lietezza per l’emozione lasciata nel cuore, sento che altro ahimè ballerina non sia riuscita a trasmettere. “Excusez-moi”. Un amico giorni fa leggendo questa poesia mi disse soltanto: Mi sembra di cogliere un dramma. Comunque “merci... rien ne va plus”.
Elegante come la prima stella della sera, in bilico sui suoi passi nobili e lenti danzava in un valzer con la sua bambina tra le braccia in un tenue bagliore che sfiorando la coda del pianoforte la invitava a seguirla tra le nuvole di una luna mezza falcata. Adagiata nella culla, la bimba la guardava dormire. Da quel giorno continuò a dormire, e ballerina continuò a provare qu... (continua)

Mirko D. Mastro 08/01/2020 - 13:02
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Personaggi coinvolti (Il profumo di una nevicata in arrivo)

dall’angolatura del figlio

Nella sua stanza Samuele suona la tromba, intanto i pensieri vagano nel fondo della mente.
Come le nuvole in cielo che minacciano temporale.
Da un po’ di tempo vorrebbe che quell’angolo di stanza fosse ripiegabile, da portare con sé in presenza del padre.
Al piano di sotto sua madre si è addormentata e suo padre si alza dal divano, annoiato dallo zapping. Samuele ora sente lo scricchiolio della scala e salire l’ansia, e aspetta che entri in camera.
Suo padre gli sorride, lasciando sullo stipo un foglio. Chiude la porta, di nuovo quello scricchiolio. Samuele ora legge, l’ansia piano lo abbandona “I frammenti più belli sono quelle emozioni che rimangono anche dopo che una persona a cui vuoi bene ha lasciato la stanza”.
Con lo sguardo alle nuvole raggiunge suo padre sul terrazzo <È proprio un temporale inutile se non ho nessuno con cui avere paura>.
“Non pioverà oggi, l’aria profuma di neve”.
<Papà, devo farti le mie…>. “Solo non dime... (continua)


Mirko D. Mastro 13/11/2021 - 06:08
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Il significato di drabble è imbrattare

Sono colui dal quale venite quando non conta più quel che c’è dietro un sorriso o a una lacrima. Colui le cui domande destabilizzano. E le risposte, le macchie che in cielo fanno le nuvole.
Colui al quale a tempo debito vi lascerete andare alle lacrime dietro a un sorriso.
Sono ancora il tono dei vostri silenzi… quando appoggiate sul cuscino una lacrima, dietro a una smorfia un sorriso.

Sono il senso di colpa.

(dalla raccolta Su di un piede)... (continua)


Mirko D. Mastro 22/10/2023 - 07:35
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Il pescatore a strascico di Pellestrina

Conoscevo un tale con cui giocavo a scopone al quale ho sentito ripetere un centinaio di volte “Quelli sono stati i soli nove minuti di poesia nella mia prosastica vita”.

Gli occhi di una sconosciuta brillavano di quelle lacrime di spuma sull’arenile che sa portare solo il mare. Qualcuno quell’alba pescò due lacrime, qualcun’altra lo vide liberarle dalla rete.
Da quel giorno ne passarono altri 496 insieme, li contava come le contava i capelli e i granelli di sabbia.

Lo conobbi nello strascico dei suoi giorni. Il suo cuore aveva smesso di battere, anche se seguitava a vivere.

Un mattino quel male che l’aveva portata, gliela portò via. Le lacrime erano di sale sull’arenile, che sa ascoltare solo il mare. Rimase con lei fino all’ultimo, e anche dopo. La testa di lei appoggiata sulle ginocchia. Si portava la mano bianca sul viso e i capelli… era così piccola e fredda, lo era sempre. Eppure era il solo posto sicuro in cui niente lo turbava. Il suo posto perfetto.


(da “La... (continua)


Mirko D. Mastro 25/08/2021 - 05:32
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