Ci sono vari tipi di allarmi, il mio abitando in campagna è quello delle cimici!
Le signorine, quelle dal colore verde chiaro, portano tanti guai, ma soprattutto non si arrendono mai!
Ci vuole la mascherina ff2026 per camminare, collaudata per i tempi più duri.
Volano come piccioni a prova di cacca terra, cielo, spazio.
Sorvolano il cielo sicure della loro maestosità ballando felici La notte vola!
Come gazze ladre si nascondono dietro i muri e le tende pronte ad attaccarti.
Alcuni rimedi sono diventare un samurai e con qualche arte marziale spostarle lontano.
Diventare un marinaio portandole su una bella isola, oppure aspettare venga il freddo e così anche loro faranno i bagagli.
Si può sempre finire in città e così le care damigelle saranno bloccate dal traffico e noi finalmente ci rilasseremo!...
(continua)
Lo disse lei e io ci credetti, appena stanca di un giorno senza sonno e senza veglia, lo disse lei che si sedette accanto e dalla borsa prese un quaderno ed una penna appesa e al mio fianco iniziò a scrivere, perché sbirciassi sulla sua vita stesa d'inchiostro nero, assicurando le parole all'intenzione di rischiarare ogni più piccola ragione.
Chi scrive è seta, mi disse alla fine di un pomeriggio vissuto lento, e dagli occhi sembrò istruire quel che dovevo fare, lei, che si sedette accanto, inconsapevole a quante ali i suoi occhi avrebbero insegnato a volare.
Ciao Carla, avrò cura.
Carla Maria Pellegrini amava questo posto, fu lei nel 2017 a dirmi "Secondo me, Oggi Scrivo, potrebbe piacerti"...
lei è morta stamattina.... (continua)
In una notte fredda e nebbiosa, un ladro di mezza età alle prime armi stava esaminando le case in fondo alla via.
Il vento gelido gli accarezzava i capelli, le orecchie gli facevano male per l'otite non curata, ma la voglia di rubare era più forte di quello che pensava.
Fece un sospiro ed iniziò ad arrampicarsi su un balcone non troppo alto, la nebbia stava aumentando.
Appoggiò male il piede, la testa gli girava forte e così cadde.
Si svegliò ed era ancora lì a testa in giù, i cervicali erano spariti, si era dimenticato che lui era un pipistrello!...
(continua)
Dalmasso, funzionario sabaudo, non aveva mai visto quell’oggetto; lo guardò bene ma proprio non capiva neanche a cosa potesse servire.
Provò a chiedere anche ad altri colleghi impegnati nel censire gli oggetti della reggia, ma anche loro non sapevano cosa scrivere per classificare quella “cosa”.
La forma tondeggiante e quelle strane zampette lo classificavano come un contenitore, ma di cosa? Cosa c’era che potesse giustificare quella forma allungata, quale oggetto poteva contenere?
Alla fine, non sapendo di cosa si trattasse né a cosa servisse, in accordo con i colleghi, lo catalogò come “oggetto per uso sconosciuto a forma di chitarra".
Il conquistatore conobbe, nella reggia di Caserta, il “bidet”....
(continua)