La scena di questo mondo sta cambiando! Le priorità delle cose essenziali, hanno preso un’altra piega.
Le strade sono un palcoscenico a cielo aperto, noi stessi siamo attori, spettatori, seguiamo il copione della pubblicità, come tante marionette, con le facce per metà clown e per metà pierrot e tante pretese, tutto è dovuto.
Senz’altro uno dei fattori che ha contribuito notevolmente alla freddezza di un rapporto umano è dovuto al mondo del social network.
Se da una parte la tecnologia ha portato il benessere nelle case, dall’altra ha diviso le famiglie.
Non ce più l’armonia di consumare un pasto seduti intorno al tavolo: e dialogare, fare un complimento, anche per qualcosa di semplice.
No, perché lo Smartphone a tavola ha sostituito la buona educazione, il rispetto.
Sono le chat, i messaggi che sottrae buona parte del tempo… specialmente quando si consuma un pranzo, una cena.
Anche il capo famiglia senza il telegiornale non riesce a stare a tavola… come non può mancare facebook della mamma.
E quasi impossibile dialogare… ogni componente della famiglia si estranea nella propria casa.
Il problema non è solo dei giovani! ma anche persone di una certa età. Non ce un limite su ciò che è giusto, o su ciò che è sbagliato, ognuno fa come gli pare.
La carenza del buon esempio crea sfiducia, sempre più uomini lasciano il proprio ruolo di responsabilità, nel dirigere la propria casa con amore, e rispetto.
La bellezza del vero uomo sta nel essere se stesso con tutti i suoi pregi e difetti, guardando la realtà senza esaltarsi, o commiserarsi… perché proprio dal suo esempio dipenderà lo stato d’animo di tutta la famiglia. L’uomo di oggi ha diverse personalità:
ce chi e insoddisfatto sempre in cerca di nuove emozioni, e poco rispetto per chi lo circonda.
O l’indeciso che non sa quale è il suo ruolo! poi ce chi sfida la bellezza della donna modellando fino all’estremo il proprio corpo.
Certo ognuno può esprimersi come vuole, ok ma: “che esempio si dà ai propri figli? Con che mentalità cresceranno? Avranno le idee chiare, o saranno ancora più confusi, disorientati?” Qualcuno potrebbe dire che è un ragionamento antiquato, ok ma: che ne sarà dell’uomo vero! “Quello che per la sua compagna è un punto di riferimento, una spalla dove lei trova sostegno specialmente quando si sente sola! che sa apprezzarla.
Ché sa; dagli le giuste attenzioni, che sia un esempio per i figli, forte nel bisogno, umile nell’ammettere i propri errori, che sa i propri limiti, e non si lascia coinvolgere in situazioni che potrebbero minare alla serenità della famiglia”.
No, all’uomo moderno non gliene frega niente di tutto questo! perché è schiavo dell’orgoglio, dell’ambizione di avere sempre tutto magari a discapito di qualcun altro.
E così preso dalle sue cose, che non vuole prendersi nessuna responsabilità, nonostante ha degli obblighi verso i figli, e la sua compagna.
Manca la consapevolezza del proprio ruolo, si arriva agli estremi con molta facilità.
Perché aspettare che deve succede qualcosa prima! riflettere aiuta a capire cosa e importante, nessuna cosa piò uguagliare il caldo di una famiglia unita. Una volta entrato nel vortice della solitudine, sono i cattivi pensieri a mettere radici nella propria mente.
Il commiserarsi non ti riporta indietro:
la vita e un libro che sfogliandolo ti ricorda tutti i tuoi giorni, sia belli che brutti, puoi solo scegliere come affrontare il futuro, magari mangiando pane e cipolla… piuttosto che vivere nel benessere, ma con una famiglia divisa.
I desideri, i piaceri passano, è la famiglia quella che rimane, che ti scalda nel freddo della
solitudine, specialmente quando nel bisogno tutti ti girano le spalle, è lei che ti fa volare con un abbraccio, è lei che ti fa sentire, un uomo completo.
Anche se la scena di questo mondo sta cambiando non vuol dire che si deve accettare per forza le sue regole.
Sarà la vita di ogni giorno a determinare cosa si ama di più.
Le strade sono un palcoscenico a cielo aperto, noi stessi siamo attori, spettatori, seguiamo il copione della pubblicità, come tante marionette, con le facce per metà clown e per metà pierrot e tante pretese, tutto è dovuto.
Senz’altro uno dei fattori che ha contribuito notevolmente alla freddezza di un rapporto umano è dovuto al mondo del social network.
Se da una parte la tecnologia ha portato il benessere nelle case, dall’altra ha diviso le famiglie.
Non ce più l’armonia di consumare un pasto seduti intorno al tavolo: e dialogare, fare un complimento, anche per qualcosa di semplice.
No, perché lo Smartphone a tavola ha sostituito la buona educazione, il rispetto.
Sono le chat, i messaggi che sottrae buona parte del tempo… specialmente quando si consuma un pranzo, una cena.
Anche il capo famiglia senza il telegiornale non riesce a stare a tavola… come non può mancare facebook della mamma.
E quasi impossibile dialogare… ogni componente della famiglia si estranea nella propria casa.
Il problema non è solo dei giovani! ma anche persone di una certa età. Non ce un limite su ciò che è giusto, o su ciò che è sbagliato, ognuno fa come gli pare.
La carenza del buon esempio crea sfiducia, sempre più uomini lasciano il proprio ruolo di responsabilità, nel dirigere la propria casa con amore, e rispetto.
La bellezza del vero uomo sta nel essere se stesso con tutti i suoi pregi e difetti, guardando la realtà senza esaltarsi, o commiserarsi… perché proprio dal suo esempio dipenderà lo stato d’animo di tutta la famiglia. L’uomo di oggi ha diverse personalità:
ce chi e insoddisfatto sempre in cerca di nuove emozioni, e poco rispetto per chi lo circonda.
O l’indeciso che non sa quale è il suo ruolo! poi ce chi sfida la bellezza della donna modellando fino all’estremo il proprio corpo.
Certo ognuno può esprimersi come vuole, ok ma: “che esempio si dà ai propri figli? Con che mentalità cresceranno? Avranno le idee chiare, o saranno ancora più confusi, disorientati?” Qualcuno potrebbe dire che è un ragionamento antiquato, ok ma: che ne sarà dell’uomo vero! “Quello che per la sua compagna è un punto di riferimento, una spalla dove lei trova sostegno specialmente quando si sente sola! che sa apprezzarla.
Ché sa; dagli le giuste attenzioni, che sia un esempio per i figli, forte nel bisogno, umile nell’ammettere i propri errori, che sa i propri limiti, e non si lascia coinvolgere in situazioni che potrebbero minare alla serenità della famiglia”.
No, all’uomo moderno non gliene frega niente di tutto questo! perché è schiavo dell’orgoglio, dell’ambizione di avere sempre tutto magari a discapito di qualcun altro.
E così preso dalle sue cose, che non vuole prendersi nessuna responsabilità, nonostante ha degli obblighi verso i figli, e la sua compagna.
Manca la consapevolezza del proprio ruolo, si arriva agli estremi con molta facilità.
Perché aspettare che deve succede qualcosa prima! riflettere aiuta a capire cosa e importante, nessuna cosa piò uguagliare il caldo di una famiglia unita. Una volta entrato nel vortice della solitudine, sono i cattivi pensieri a mettere radici nella propria mente.
Il commiserarsi non ti riporta indietro:
la vita e un libro che sfogliandolo ti ricorda tutti i tuoi giorni, sia belli che brutti, puoi solo scegliere come affrontare il futuro, magari mangiando pane e cipolla… piuttosto che vivere nel benessere, ma con una famiglia divisa.
I desideri, i piaceri passano, è la famiglia quella che rimane, che ti scalda nel freddo della
solitudine, specialmente quando nel bisogno tutti ti girano le spalle, è lei che ti fa volare con un abbraccio, è lei che ti fa sentire, un uomo completo.
Anche se la scena di questo mondo sta cambiando non vuol dire che si deve accettare per forza le sue regole.
Sarà la vita di ogni giorno a determinare cosa si ama di più.
Racconto scritto il 15/12/2015 - 18:30
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Commenti
Ciao Donato, hai ragione. vediamo oggi il mondo com'è...oserei dire folle, frenetico...Abbiamo bisogno di punti fermi, di un riferimento caldo e sicuro, e cosa è più dolce della famiglia, il nostro nido dove rifugiarci...Condivido il tuo pensiero...Ciao
Sabry L. 17/12/2015 - 06:40
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Considerazioni che mi trovano sostanzialmente d'accordo. C'è sempre più bisogno di persone che, come te, prendono la penna e si esprimono dopo aver pensato a questa nostra condizione storica.
C'è un errore: "nel essere", invece è nell'essere. E se rileggi attentamente, troverai qualche altro piccolo refuso.
C'è un errore: "nel essere", invece è nell'essere. E se rileggi attentamente, troverai qualche altro piccolo refuso.
Giuseppe Novellino 16/12/2015 - 18:08
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Saggia quanta sapiente sequela... Lieta giornata Donato.
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Rocco Michele LETTINI 16/12/2015 - 09:44
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Donato, uno scritto forte nel suo contenuto. Dici bene il mondo sta cambiando, stereotipi, frivolezze e via dicendo offuscano i valori e l'esempio da seguire non è dei. migliori. La famigia è l'unico punto fermo in questa vita di apparenze. Lei ti sta vicina e, non volta mai le spalle. Condiviso pensiero. I miei più sentiti complimenti. Di cuore. Un caro saluto
Sabrina Marino 16/12/2015 - 02:00
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