Caro Babbo Natale,
Quest'anno non so cosa chiederti, forse perché anche le vetrine non sono tanto belle...sono piene di luci e di colori e di cose...ma sembrano...fredde....e allora ho pensato quest'anno non chiedo niente, per quest'anno ho tutto...ma lo stesso mi sembrava brutto non scriverti, e ho pensato chissà se avrà ricevuto regali lui...ma cosa si regala a Babbo Natale? E allora, tanti auguri e non stancarti troppo coi tuoi giri stanotte...e anche se non ti ho chiesto nulla, se passerai da me troverai in salotto latte e biscotti e della frutta per le renne...Buon Natale. Christine.
Qualcuno gli aveva scritto alla fine...e forse era davvero ora di andare, si disse...sì ma chi se ne sarebbe accorto se avesse aspettato ancora un poco? Aveva ancora il tempo di fabbricare un giocattolo e magari scrivere due righe, per chi aveva pensato a lui...chiunque si ricordava dello spirito Natalizio meritava un po' del suo tempo.... lasciò la stanza delle lettere e andò subito nel suo vecchio laboratorio, anche gli elfi furono sorpresi di vederlo lì. <<C'è un giocattolo da costruire>>, disse, e poi prese la stoffa, l'ago e il filo... poi tornò nell'altra stanza e prese un bel foglio e la sua vecchia penna...la intinse nel calamaio e si mise a scrivere... e poi raggiunse in fretta la sua slitta era proprio ora di andare.
Quando ormai la metà dei regali era stata consegnata, si sentiva già stanco...non era come una volta e le persone che lasciavano qualcosa per lui erano sempre meno, ma Christine si era ricordata....salì sulla sua slitta e si diresse a casa sua, lì avrebbe potuto riposare un poco e poi doveva consegnare il suo regalo.... scese giù dal caminetto e sorrise nel trovare la bimba addormentata sotto l'albero, l'aveva aspettato, anche se non aveva chiesto nulla. Prese latte e biscotti e riposò un poco, ma prima di andare e riprendere i suoi giri le lasciò il suo pacchetto.
Quando Christine si svegliò, oltre i regali che le avevano fatto i genitori, e i nonni trovò un altro pacchetto, con una bella carta stampata che sembrava molto vecchia, lo aprì piano. Dentro c'era una bella bambola di pezza col sorriso e i grandi occhi ricamati, la bambola aveva un bel vestito bianco. Il regalo era accompagnato da un biglietto:
Cara Christine,
Ho molto apprezzato il tuo gesto, un vecchio come me deve pur riposare un poco, ho così tanti giri da fare e tu lo sai, la tua lettera è stata il regalo più bello che potessi avere, per questo ho deciso di portarti qualcosa anche se non hai chiesto nulla....è un oggetto semplice, non canta e non si muove, non parla neppure, ma sa ascoltare, è un giocattolo che ho fatto apposta per te, così come facevo i giocattoli vecchi....per questo ho deciso di scriverti un biglietto...anche la carta è vecchia era la carta che usavo quando i bambini chiedevano oggetti semplici, che non avevano bisogno di essere impacchettati più del necessario...ti ringrazio ancora.... e poi hai un cuore buono, perché anziché chiedere qualcosa in più hai dato e un cuore buono sono certo che saprà apprezzare un giocattolo così. Allora ti auguro Buon Natale!
Babbo Natale
Christine abbracciò la bambola e sorrise...poi tra sé mormorò <<Grazie, è bellissima>>
Il racconto è frutto della fantasia dell'autrice per cui ogni riferimento a fatti o cose reali è puramente casuale.
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Molto piacevole, mi ha fatto una gran pena il povera babbino, a parte che ormai quasi nessun bambino crede più a Babbo Natale e poi i giocattoli tradizionali non sono affatto graditi. Ormai imperversano tablet, Nintento wii, cellulari...e poi si è persa in generale l'atmosfera natalizia. Il finale oltre che commuovere fa riflettere. C' ne fossero bambine/i come Christine.Brava
ed originale!
***** per te
Con simpatia
Nadia
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