Adelmo adorava Brahms. Io, invece, sono sempre stato un fanatico del barocco. I nostri gusti musicali erano divergenti. Per il resto andavamo molto d’accordo, amici fin dal liceo.
Quella tragica sera mi aveva invitato a casa sua per ascoltare qualcosa insieme.
Non era insolito il vedersi dopo cena, però mi aveva colpito quel suo desiderio impellente di seguire, in mia compagnia, la seconda sinfonia di Brahms in re maggiore. I nostri incontri serali, mai più di una volta ogni due o tre settimane, erano di solito dedicati al cinema, a qualche conferenza o concerto. Se capitava di trovarci in casa, era solo per fare quattro chiacchiere. Lui era scapolo, io divorziato da due anni. Potevamo, quindi, disporre a piacimento del nostro tempo e dei nostri spazi.
Eravamo seduti da un bel momento, uno di fronte all’altro accanto al caminetto, quando Adelmo disse:
- Se non ti va, dimmelo.
- Per andarmi mi va, credimi – lo tranquillizzai bonariamente.
Ero lieto di assecondarlo, quella sera. Aveva una faccia che non mi piaceva, con le occhiaie e le labbra violacee. Di certo il suo cuore doveva essersi indebolito dopo l’intervento che aveva dovuto subire l’anno prima.
Ammiccò con espressione malinconica e avviò il grammofono.
Nel salottino, rischiarato solo da una lampada a stelo, risuonarono le armonie pastorali del primo movimento.
Io lo guardavo, mentre quelle note, a poco a poco, sembravano scuotere il profondo del suo animo. Anche su di me cominciavano a fare un certo effetto. E quando giunse il finale del primo tempo, la magia fu al culmine.
Adelmo ebbe uno strano sussulto e sembrò abbandonarsi completamente.
Il secondo movimento era iniziato da un paio di minuti, quando il mio amico disse:
- Esiste l’Aldilà.
Aveva gli occhi semiaperti che sembravano guardare lontano, verso regioni remotissime.
Lo fissai con una certa perplessità. Non capivo cosa volesse dire.
- Te lo voglio svelare – continuò Adelmo – perché sei il mio amico più caro. – Tacque per un istante, mentre i temi di Brahms si inseguivano avvolgendosi nell’adagio non troppo. - Ecco, non so come spiegartelo, ma forse riuscirai a immaginare… se ti abbandoni a questa musica.
Chiusi gli occhi e per un momento mi lasciai cullare dall’armonia, senza altri pensieri.
- Tanti parlano di Dio – si udì ancora la voce di Adelmo – o del nulla. Dove mi trovo non vedo il primo, ma so che non c’è il secondo. Mi sembra di essere una nota della grande musica in cui sono immerso. Sono circondato da una luce che non ti posso descrivere. Mi sento appagato e felice, e so che se potessi rimanere così in eterno, mi sentirei pienamente realizzato e soddisfatto, senza la minima ombra di noia e senza rimpianti. Si, amico mio, sono nell’Aldilà. Ascolterò per sempre questa musica e nient’altro potrà distrarmi. Quando mi sarò del tutto staccato anche da te, comincerò a vivere pienamente. E allora potrò tutto. Ora mi si svela: questo adagio non troppo mi accompagnerà nel mio peregrinare gioioso verso l’altra faccia dell’universo.
Pensai che le parole di Adelmo fossero ispirate dalle struggenti note del secondo movimento della sinfonia di Brahms. Ma ben presto mi resi conto che ero solo ad ascoltare la musica.
Il mio amico era morto. Adesso so che il suo cuore malato aveva cessato di battere alla fine del primo movimento, quando aveva avuto quella specie di sussulto.
Da allora non ho più avuto il coraggio di ascoltare la seconda sinfonia di Brahms in re maggiore. Mi dedico completamente a Bach, Hendel, Scarlatti, Vivaldi, Corelli e Telemann.
E cerco in essi il mio paradiso.
Voto: | su 6 votanti |
Dario
Buona notte
Ti faccio i miei complimenti, veramente particolare e ben scritto
Nadia
Anch'io me l'ero perso e l'ho letto solo adesso e devo dire che il riconoscimento è meritatissimo!
Ciao!
Ma vi faccio una domanda: mi sono perso qualcosa?
Sì, perché non capisco cosa mi sia successo. Forse faccio semplicemente una brutta figura, nel non essere al corrente della vita intima del forum.
Fatemi sapere. Grazie.
Anch'io adoro Eric Clapton. Sono un appassionato di rock e jazz, oltre che un ascoltatore di musica classica.