In un giorno di tacito silenzio Lena vive nascosta nelle proprie paure,sempre assolta nei suoi misteriosi pensieri.
Spesso controlla il suo orologio, per percepire il tempo che fluttua via leggero come l'aria che respira.
Rinchiusa dentro una stanza, attende presenze inaspettate per raccontare,che al di la del muro, viveva un altra vita, un altra Lena.
Una storia che si e` mangiata il tempo nefasto di pensiero.
Ribelle bellezza di soggiogata tristezza, nasconde in una stanza amarezze sciolte nel pianto,
l' esperienza non ha lasciato il frutto dell'incanto, per quella vita ai margini di una metropoli, dove la pioggia bagnava le anime raccolte sui marciapiedi, con brandelli
di abiti sulle pelli scarnite dal dolore tra le ombre di amori apparenti.
Camminava Lena su strade senza dimora sotto un cielo senza arcobaleno, colorato soltanto di un nuvoloso pensiero. Scolpito nei suoi occhi cerchiati di nero, non allunga lo sguardo verso passanti che con disprezzo etichettano un esile figura .
Anni vissuti in trasparenza con l' indifferenza famigliare dove la sua assenza era sollievo, perché Lena avrebbe interrotto ritmi abitudinari di una madre,di un padre per il loro stile vita senza sentimenti altrui.
Abbandonata a se stessa Lena, improvvisa il mondo dei grandi, con gli occhi dell'ingenuità tra esperienze incontrollate, da coloro che il controllo lo conoscono molto bene e abusano della sua fragilità. Nelle giornate dedicate all'avventura, Lena conosce il gusto annaffiato dell'amore, dell'amicizia e l'emozione prevale sopra se stessa e sui veri valori della vita. Perde il controllo
della realtà e gioca con coltelli affilati, cercando similitudini nelle parole nelle azioni per alleggerire il suo cuore in una vita fatta di assenze.
Lena non comprende il pericoloso gioco dell'inganno, del tradimento, della delusione e` circondata di luce, di suoni di amori, per lei una cucina piena di gusti senza scadenze.
La sua mente non matura, metabolizza ogni figura e in poco tempo si ritrova circondata,dalla noia dall'angoscia e nella solitudine dove la mente non regge il momento della follia. Incastonata senza una via di uscita in una notte di pazzia, si ritrova inerme e contorta lungo il ciglio di una strada, tra le labbra la schiuma bianca, sotto una luce di una lampada fioca. Trasportata e rinchiusa dentro una stanza dipinta di bianco, attende ancora presenze inaspettate per raccontarle la sua vita emarginata, dentro le notti della follia e l'incontro bianco della pazzia.
Al di la del muro Lena vede ancora un cielo dipinto di pittoresche emozioni ama i suoi colori, dove ogni giorno la fantasia scivola con lei, al di la del muro portandola lontano, dove la sua mano e' zuppa di colore.
Notte e giorno, imbratta tele bianche sui prati della sua mente silente, in presenza o in assenza di figure immaginarie che vivono nei suoi emotivi pensieri, quelli di oggi e quelli di ieri.
Angela Paola Baroni.
Spesso controlla il suo orologio, per percepire il tempo che fluttua via leggero come l'aria che respira.
Rinchiusa dentro una stanza, attende presenze inaspettate per raccontare,che al di la del muro, viveva un altra vita, un altra Lena.
Una storia che si e` mangiata il tempo nefasto di pensiero.
Ribelle bellezza di soggiogata tristezza, nasconde in una stanza amarezze sciolte nel pianto,
l' esperienza non ha lasciato il frutto dell'incanto, per quella vita ai margini di una metropoli, dove la pioggia bagnava le anime raccolte sui marciapiedi, con brandelli
di abiti sulle pelli scarnite dal dolore tra le ombre di amori apparenti.
Camminava Lena su strade senza dimora sotto un cielo senza arcobaleno, colorato soltanto di un nuvoloso pensiero. Scolpito nei suoi occhi cerchiati di nero, non allunga lo sguardo verso passanti che con disprezzo etichettano un esile figura .
Anni vissuti in trasparenza con l' indifferenza famigliare dove la sua assenza era sollievo, perché Lena avrebbe interrotto ritmi abitudinari di una madre,di un padre per il loro stile vita senza sentimenti altrui.
Abbandonata a se stessa Lena, improvvisa il mondo dei grandi, con gli occhi dell'ingenuità tra esperienze incontrollate, da coloro che il controllo lo conoscono molto bene e abusano della sua fragilità. Nelle giornate dedicate all'avventura, Lena conosce il gusto annaffiato dell'amore, dell'amicizia e l'emozione prevale sopra se stessa e sui veri valori della vita. Perde il controllo
della realtà e gioca con coltelli affilati, cercando similitudini nelle parole nelle azioni per alleggerire il suo cuore in una vita fatta di assenze.
Lena non comprende il pericoloso gioco dell'inganno, del tradimento, della delusione e` circondata di luce, di suoni di amori, per lei una cucina piena di gusti senza scadenze.
La sua mente non matura, metabolizza ogni figura e in poco tempo si ritrova circondata,dalla noia dall'angoscia e nella solitudine dove la mente non regge il momento della follia. Incastonata senza una via di uscita in una notte di pazzia, si ritrova inerme e contorta lungo il ciglio di una strada, tra le labbra la schiuma bianca, sotto una luce di una lampada fioca. Trasportata e rinchiusa dentro una stanza dipinta di bianco, attende ancora presenze inaspettate per raccontarle la sua vita emarginata, dentro le notti della follia e l'incontro bianco della pazzia.
Al di la del muro Lena vede ancora un cielo dipinto di pittoresche emozioni ama i suoi colori, dove ogni giorno la fantasia scivola con lei, al di la del muro portandola lontano, dove la sua mano e' zuppa di colore.
Notte e giorno, imbratta tele bianche sui prati della sua mente silente, in presenza o in assenza di figure immaginarie che vivono nei suoi emotivi pensieri, quelli di oggi e quelli di ieri.
Angela Paola Baroni.
Racconto scritto il 02/03/2016 - 12:22
Letta n.1079 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.