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La rotonda... dei matti

Oggi si diventa matti facilmente…
e non per la fame, o la sete, né per la fatica che ci vuole per procurarsi da vivere.
La fame, quella vera, magari è una tortura, e fa soffrire per i crampi allo stomaco, che spingono a cercar da mangiare.
Anche se, per la fame, da noi… basta rovistare un cassonetto.


No no! Non si diventa matti per un bisogno ma, piuttosto, quando esso è percepito erroneamente come tale.
Ci sono molti costumi… inventati per le moderne forme di schiavitù, celate da paraventi di regole luminose, abbastanza collaudate, per mandare avanti una società di matti, i cui membri vanno a zonzo per le strade, consumando moltissima benzina…
Al più prigionieri nelle loro case, costruite da una banda di matti.


Sulla vecchia statale, qui vicino, dove c’era la fermata dell’autobus… hanno realizzato una bellissima rotonda.
Quelli che l’hanno costruita si sono dimenticati di sistemare una nuova fermata per la corriera…
tanto che i poveri abituali viaggiatori,
sprovvisti di auto,
ora stanno girando a vuoto…
a piedi…
sulla rotatoria…
e non la trovano più…
la loro strada.




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Racconto scritto il 11/03/2016 - 13:52
Da Francesco Gentile
Letta n.1264 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Teresa e Renato.. grazie

Francesco Gentile 15/03/2016 - 20:01

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... E il bello sta nella circostanza che a decidere le sorti(il futuro) del mondo, sembrano essere proprio loro: i costruttori di bellissime quanto inutili "Rotonde" e di "Cattedrali" nel deserto. Sulle semplici utilissime "Fermate di autobus" non può lucrare nessuno... Una fotografia dei tempi purtroppo, le tue argute metafore. Francesco, la mia stima e il mio apprezzamento!

Renato Granato 15/03/2016 - 17:00

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Simpatica metafora! Ci stanno ovunque purtroppo queste rotonde senza senso

Teresa Giulino 15/03/2016 - 10:31

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Ciao Nadia. Grazie mille. Comunque continuerò ad affaccirami sul sito per un saluto, qualche commento, e magari scrivere qualcosa... come posso. un abbraccio affettuoso

Francesco Gentile 12/03/2016 - 08:33

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Bellissima riflessione Francesco. Metafora della follia umana. Si potrebbe rimuovere la rotonda e piantare un bell'albero. Ti ho risposto con un'altra metafora
Un abbraccio
Nadia
PS In bocca al lupo per gli impegni...non percorrere strade con rotonde
5*

Nadia Sonzini 12/03/2016 - 08:26

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Ciao carissima e simpatica Rosa... Mi stai dando un sacco di suggerimenti preziosi... Penso mi torneranno utili nella mia pausa di riflessione. Come ho detto devo affrontare un po' di impegni folli, cercando di non finire al manicomio.. ma spero di farmi sentire a presto. Un abbraccio affettuoso

Francesco Gentile 12/03/2016 - 08:10

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@ Gabriella e Millina carissime... grazie per i graditissimni commenti. Rispondo con colpevole ritardo, ma in questi giorno sto diventando matto per i crescenti impegni in attività abbasta inutili dal punto di vista delle nie preferenze... ma necessari per rimanere in carreggiata su questa strada di folli... Forse mi assenterò per qualche giorno, ma cercherò di leggervi e commentarvi ogni tanto

Francesco Gentile 12/03/2016 - 08:07

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A volte noi esseri umani ci comportiamo come i muli che a testa china seguono la strada indicata da altri rivelandosi incapaci di trovare alternative.
E se le situazioni cambiano...si diventa matti girando sterilmente a vuoto.
Simpatico ed intelligente il tuo racconto!

Millina Spina 11/03/2016 - 22:37

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Tranquillo Francesco. Se continuerai per questa strada, sulle orme di Erasmo da Rotterdam, appronterò per te "L'elogio della mattità". Non male come programma, non ti pare? Ciao

Rosa Chiarini 11/03/2016 - 19:28

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Bellissima metafora della follia umana. Hai ragione, oggi si diventa matti facilmente, sarebbe auspicabile il ritorno ad una vita più semplice che sicuramente spalancherebbe le porte alla serenità interiore. 5*

Gabriella De Gennaro 11/03/2016 - 17:32

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Beh.. Rosa tu sei molto perspicace nel commento. Io ormai... con questo scritto mi candido alla piena mattità, ma ti prego non seguirmi su questa strada senza uscite... ahaha Un bacione per te

Francesco Gentile 11/03/2016 - 16:36

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Vera quanto amara affermazione:"Non si diventa. matti per un bisogno ma.....quando esso è erroneamente percepito come tale...."È proprio qui la radice dei tanti mali della nostra società....aver fatto del deslderio un bisogno...
Geniale la trovata della rotonda....
Quei pedoni che girano a vuoto in cerca della strada smarrita per la leggerezza di un'amministrazione comunale inefficiente è metafora dell'umanità che,frastornata e confusa,non sa più in che direzione muoversi.
Piaciuto tanto questo tuo scritto,5*****

Rosa Chiarini 11/03/2016 - 16:31

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Ciao Loris.. e infatti questo è il nostro girotondo.. ahaha Grazie del commento

Francesco Gentile 11/03/2016 - 16:31

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Ciao Salvo... forse, a pensarci bene, se non ci fosse tutta questa follia sarebbe una grande noia proprio. A volte penso che l'arte, che immagino sia come la visione di un percorso, abbia pure bisogno di girare in tondo, diciamo pure così.. tanto per dire. Felice serata

Francesco Gentile 11/03/2016 - 16:29

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Molto molto simpatico, ma tristemente vero. Pensa che vicino a Padova, dove spesso lavoro c'è una rotonda così piccola che penso abbiano usato un fondo di bicchiere per tracciarla. Non ti dico gli autobus. Ma se in tondo dobbiamo girare...ciao.

Loris Marcato 11/03/2016 - 16:12

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Molto molto simpatico, ma tristemente vero. Pensa che vicino a Padova, dove spesso lavoro c'è una rotonda così piccola che penso abbiano usato un fondo di bicchiere per tracciarla. Non ti dico gli autobus. Ma se in tondo dobbiamo girare...ciao.

Loris Marcato 11/03/2016 - 16:12

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Un girone infernale dantesco nel secolo xxI°, diamo merito all'amministrazione comunale per questa rotondità, opera meritevole d'essere seguita a ruota finchè il cuore e la mente non diano i numeri giusti di quel tram o autobus svanito o disperso. Ma che importa l'umanità, l'arte è fine a se stessa.

salvo bonafè 11/03/2016 - 15:43

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