Sai, stavo pensando.
Nel momento in cui ho realizzato ciò, ho capito da dove venivano tutti i miei mali.
Tutte quelle frasi, quei gesti, quelle parole impresse nella testa, non servono a nulla se non a farti soffrire.
Sono tutte cose che hai avuto e non potrai più avere o che hai desiderato e non potrai mai ottenere.
Sono paure che pian piano sembrano più vere e speranze che man mano si vanno dissolvendo.
Il problema è nella testa.
Lì nasce, viene nutrito e diventa sempre più grande fino a non permetterti più di reggerti in piedi: il suo peso è troppo per te.
Cominci a barcollare, a volte tremi pensando di poter resistere a tutto questo, ma non è vero, non è così.
Non c’è nulla, non c’è nessuno che ti possa salvare da te stesso, se non proprio tu.
Ma tu sei perso, ormai. Perso in quella confusione, in quella paura, in quel disordine che ormai quasi ti sembra normale.
Ti sei abituato. Abituato a soffrire, a sentire il sangue scorrere, le lacrime cadere e il corpo assente.
Ma la mente è lì, con tutti i pensieri, i problemi che ti avvolgono e tu non puoi fare più nulla.
Come parassiti ti hanno invaso e ora non vogliono andare via, se provi a cacciali tornano più forti di prima.
Allora sei stanco. Stanco di dover sopportare tutto questo e ti lasci divorare da te stesso.
Nel momento in cui ho realizzato ciò, ho capito da dove venivano tutti i miei mali.
Tutte quelle frasi, quei gesti, quelle parole impresse nella testa, non servono a nulla se non a farti soffrire.
Sono tutte cose che hai avuto e non potrai più avere o che hai desiderato e non potrai mai ottenere.
Sono paure che pian piano sembrano più vere e speranze che man mano si vanno dissolvendo.
Il problema è nella testa.
Lì nasce, viene nutrito e diventa sempre più grande fino a non permetterti più di reggerti in piedi: il suo peso è troppo per te.
Cominci a barcollare, a volte tremi pensando di poter resistere a tutto questo, ma non è vero, non è così.
Non c’è nulla, non c’è nessuno che ti possa salvare da te stesso, se non proprio tu.
Ma tu sei perso, ormai. Perso in quella confusione, in quella paura, in quel disordine che ormai quasi ti sembra normale.
Ti sei abituato. Abituato a soffrire, a sentire il sangue scorrere, le lacrime cadere e il corpo assente.
Ma la mente è lì, con tutti i pensieri, i problemi che ti avvolgono e tu non puoi fare più nulla.
Come parassiti ti hanno invaso e ora non vogliono andare via, se provi a cacciali tornano più forti di prima.
Allora sei stanco. Stanco di dover sopportare tutto questo e ti lasci divorare da te stesso.
Racconto scritto il 03/06/2016 - 23:39
Da Green Eyes
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie mille Rocco, anche a te!
Purtroppo è una triste realtà salvo!
Purtroppo è una triste realtà salvo!
Green Eyes 07/06/2016 - 16:16
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UN ACUTO PENSARE ELABORATO IN UN ESPRESSIVO ET ELOQUENTE SCORREVOLE RACCONTO...
LIETO FINE SETTIMANA
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LIETO FINE SETTIMANA
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Rocco Michele LETTINI 04/06/2016 - 13:04
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Poesia intensa. La mente invasa dal tarlo dei pensieri per renderla schiava delle imperfezioni della vita e avulsa da ogni forna e slancio dei sentimenti. Un aspetto possibile dell'esistenza e dell'abbandono triste alla rassegnazione.
salvo bonafè 04/06/2016 - 08:45
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