Il mio Natale
Assaporo le luci che mi invitano a festa dietro scenari di foto sbiadite nel tempo.
Apro la finestra al Natale del Signore, un giorno diverso se manca un angelo volato lassù...
Le vetrine sorridono di manicaretti e follie, la gente ti incontra e un sorriso racconta. E porto con me il silenzio, quel duro non dire, fermo nel tempo di anni.
Il mio Natale è un ricordo vivo e crescente, la luce mi aiuta a caricare il sorriso, mettere un ricordo nel mio bagaglio di emozioni e lasciare il dolore per accedere al calore.
Il mio Natale, una lacrima, il tuo viso.
Dietro un vetro a guardare i tuoi giochi nel dolore.
Arranco una parola, sospendo la mia gioia. Vieni accanto a me, fratello, oggi è Natale.
Apro la finestra al Natale del Signore, un giorno diverso se manca un angelo volato lassù...
Le vetrine sorridono di manicaretti e follie, la gente ti incontra e un sorriso racconta. E porto con me il silenzio, quel duro non dire, fermo nel tempo di anni.
Il mio Natale è un ricordo vivo e crescente, la luce mi aiuta a caricare il sorriso, mettere un ricordo nel mio bagaglio di emozioni e lasciare il dolore per accedere al calore.
Il mio Natale, una lacrima, il tuo viso.
Dietro un vetro a guardare i tuoi giochi nel dolore.
Arranco una parola, sospendo la mia gioia. Vieni accanto a me, fratello, oggi è Natale.
Racconto scritto il 16/12/2012 - 19:15
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Commenti
In ognuno di noi c'è il ricordo malinconico di un Natale trascorso con un caro venuto a mancare. Dolcemente triste, bella
Daniela Cavazzi 17/12/2012 - 09:02
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