Tavole imbandite nel mezzo della stanza. Piatti sporchi, bicchieri ancora colmi di quel che resta di un vecchio spumante, forchette, coltelli, e cucchiai da dolce sparsi dappertutto. Ragnatele negli angoli del soffitto, e la terza asse del parquet alla destra della porta d'ingresso che scricchiola, come ha fatto da sempre. Al piano superiore, nelle camere da letto, baldacchini riscaldati da antichi piumoni e coperte ricamate a mano, armadi pieni di vestiti e scarpe riposte in scatole di cartone. Mentre di sotto, nella cantina, bottiglie di vino evaporato nel tempo e giocattoli. Palloni, biciclette, e racchette da tennis a testimonianza di un vissuto di bambini. E poi polvere, ovunque. Polvere, polvere, e polvere ancora, come sabbia di una spiaggia che al passaggio del vento cancella via ogni ricordo.
Racconto scritto il 18/12/2017 - 00:07
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