RACCONTO DI FANTASIA...Il tempo
Nella sua stanza il tempo sedeva soddisfatto davanti ad una sua creazione...una sveglietta carina fatta da numeri fino al dodici e da tre lancette, due molto lente e grassocce e una terza lunga esile e veloce, non si fermava mai era quella dei secondi. Inesorabile percorreva tutto il quadrante sfiorando tutti i numeri e cosi senza nemmeno accorgersi passavano le ore i giorni, il tempo volava. I numeri erano messi in fila e lei contandoli li toccava tutti 1 - 2 - 3 ....quando giungeva a metà strada incontrava il 6 e lo salutava gli stava simpatico. Al primo passaggio le disse “ Ciao 6 nata oggi?” E corse via senza aspettare la risposta. La lunga lancetta giunta al 12 riprese a scendere e fu felice di arrivare al 6 e le gridò sei ancora lì. Perpetuo giro il suo, mangiava i secondi uno dopo l’altro. Anche il 6 ora l’aspettava, la vedeva tuffarsi dal 12 e scivolare giù verso di lei. Fermati le gridò una volta. Le rispose “ Non posso se io mi fermo tutto puo crollare.” “Sono solo un numero fermati un istante per parlare.”...” Non sei un numero le rispose, fai parte di un sistema per contare il tempo, in questa mia corsa tutto può succedere nel mondo, se mi fermo nasce un quarantotto, porto scompiglio nell’ordine delle cose, quante opere potrebbero distruggersi e la vita si fermerebbe, non è un gioco quello che sto facendo! Il numero 6 dell’amabile sveglietta si rassegnò a vedere l’esile lancetta salire e poi scendere e quando l’aveva difronte la salutava. Lei come gli altri numeri non sarebbe invecchiata mai il suo dovere era di restare li ferma a far contare i secondi che diventavano giorni, anni. Era felice così.Solo una volta divenne triste quando due occhi stanchi la fissavano erano di una donna che in quei ticchettii aveva visto passare tutta la sua vita. E anche lei non avrebbe potuto mai fermare il tempo. La lancetta dei secondi passò davanti al 6 “ Ohi le gridò sei triste?” “ Rallegrati più io giro e più le cose cambiano, il mondo non si ferma ed io sono il mondo.” Così ridendo corse come sempre verso il 12 non l’avrebbe fermata nessuno neanche se la vecchia sveglietta si fosse frantumata. Il tempo avrebbe continuato la sua corsa anche se il tic-tac frenetico avesse taciuto per sempre, prese l’orologio e se lo mise al polso con orgoglio, la sveglietta rimase sul comodino e al melodico suono di una pendola, il tempo fingendo si appisolò.
Mirella Narducci
Racconto scritto il 04/11/2018 - 18:22
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Commenti
Grande fantasia per raccontare la realtà...Brava,sembra una novella...
Un bel saluto a te Mirella
Un bel saluto a te Mirella
Grazia Giuliani 06/11/2018 - 13:24
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Olto apatica la tua storia, complimenti.
Teresa Peluso 04/11/2018 - 23:08
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Complimenti..un racconto che sembra semplice ma fatto con cura ed intelligenza e poi è delicato e tocca il 💓.
santa scardino 04/11/2018 - 23:00
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