Enzo si aggiunse ai due fratelli che già vivevano insieme quando rimase vedovo. Era una cupa ciminiera che si aggirava per il selciato antistante la casa sotto il lampione.
Sembrava un rimembrante Napoleone a Sant'Elena a pensare ai di che furono.
Aveva perso il suo fil rouge, sopportava tutto con distacco snervante, anche lo sgonfiamento delle ruote della sua bici che i ragazzini gli procuravano.
Gli altri due non volevano che si fumasse in casa e così, d'inverno, Enzo era là, avvolto costantemente dalla nebbia che produceva.
La sua nuvola di smog era una scia acre e fredda che si trascinava per le due rampe di scale.
Non rideva mai.
Sembrava un rimembrante Napoleone a Sant'Elena a pensare ai di che furono.
Aveva perso il suo fil rouge, sopportava tutto con distacco snervante, anche lo sgonfiamento delle ruote della sua bici che i ragazzini gli procuravano.
Gli altri due non volevano che si fumasse in casa e così, d'inverno, Enzo era là, avvolto costantemente dalla nebbia che produceva.
La sua nuvola di smog era una scia acre e fredda che si trascinava per le due rampe di scale.
Non rideva mai.
Racconto scritto il 19/11/2018 - 10:11
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Commenti
Grazie, il trittico dei fratelli Bertini è anche un piccolo omaggio all'antologia di Spoon River dove alcune poesie rimandano ad altre facendo riferimento a membri della stessa famiglia legati tra di loro. Sempre in 110 parole.
Glauco Ballantini 19/11/2018 - 12:08
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Breve
Ma di un'intensita' che nn chiede altro
Ma di un'intensita' che nn chiede altro
laisa azzurra 19/11/2018 - 11:07
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