Vide l'oste arrivar la coppia senza parlar a seder per magnà. I volti spenti con lo sguardo di chi se stà a sopportar. -Eh no, così non se fa-. Disse a se stesso. Ora ci penso io a farli scaldar. -Signori ben arrivati, buon giorno, che ve posso portar-? Gli occhi si unirono ma senza voglia di parlar. Un po aspetto, poi l'oste non tardò. - Se non avete deciso ce stò io che ve posso consigliar-. - Faccia lei, qualcosa di fino per cominciar-. Lei parlò senza lo sguardo alzar. L'oste in cucina andò: AH O; ce sta na femmena con l'omo che se stà ad annoiar, fateme na zuppetta di cozze a volontà con quel peperoncino che non se riesce a masticar, così la faremo bere e forse gli occhi lacrimar. La zuppetta a lor portò, l'omo manco l'assaggiò, solo del nettare rosso ingoiò, ma la gentildonna tutta d'un fiato la spolverò, ne lacrime ne er palato bruciar. Anche la scodella se mise a leccar! L'oste allor stupito con voce bassa le domandò:- era di vostro gusto? Mormorò. Con voce raffinata e con gli occhi furbi lei lo guardò:- Che ve credete de far, de farmi lacrimar? Er piccante me piace magnà e poi è bello le cozze succhiar a volontà-. La malandrina le palpebre spalancò e l'occhio all'oste gli strizzò. L'omo il capo abbassò e un pezzo di pane con due morsi ingoiò. Con movimento lento e malizioso lei si alzò. -Dov'è il bagno-? Muovendo le "curve" all'oste domandò. - Dietro l'angolo del bar ce stà na porta, è per di là. Lei allor vi si recò e l'oste incuriosito la spiò. la porta socchiusa lei lasciò e verso l'occhio nascosto dell'oste un bacio mandò. D'un tratto l'omo al tavolo vide l'oste verso di lui scappar.-Ma che fà, non sa ancora come fà un'omo a piscià?
Che ce voi fà, er mondo d'oggi è questo qua, pensa a campà e viva la libertà! Altro che cozze questa se vo magnà!!!!!
Tovagli Massimo
p.s. SEnza presunzione di saper il dialetto, ogni tanto un po di allegria ci vuole.
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un caro saluto dal sottoscritto
Complimenti