Ti svegli e mi raggiungi in cucina.
Sento i tuoi passi dal corridoio lungo quanto il tuo sbadiglio.
Hai ancora la notte addosso, i capelli disordinati e il sogno fatto non ti è piaciuto.
Non mi guardi in faccia, ma dici buongiorno. Prima bevi un caffè espresso.
È estate, indossi il pigiama corto. É tanto leggero che lo confondo con le lenzuola mentre sistemo il letto. Mi sgridi quando non lo trovi.
Non sei ancora pronta per me, che sto fermo e ti sorrido. Ho voglia di giocare e di vederti divertita, ma al mattino sei adulta e non mi assecondi. Resti seria a fare colazione finché è ora di andare a lavoro. Non esageri con marmellata o Nutella sul pane tostato o hai pace prima di lavare la tazza e il coltello quando finisci. Il vestito lo hai preparato la sera prima. Sei impeccabile quando esci.
No, non mi assecondi, nonostante pensi a te.
La verità è che continui a darmi ispirazione.
Cerco il tuo sorriso perché è lí che voglio vivere, in quel momento in cui sei più buona del mondo e gli dai la forza di girare su se stesso e a me di restarne attaccato. Sei tutte le leggi della fisica. Controlli il telefono dandomi le spalle, in posa davanti alla macchina del caffè e connessa ai social network leggi i messaggi degli amici. Sembri irraggiungibile. Ti isoli dal mondo e non hai bisogno di nessuno, ma ti imbarazzi se dico che sei bella. Non te lo aspetti, come fossi un estraneo che prova a conoscerti per strada e sei incapace di respingermi.
Lo so che appena sveglia non hanno effetto queste parole su di te.
Distolgo lo sguardo dopo che mi hai dato un bacio e ti sei avviata alla porta. Non lo vedo, ma finalmente ricambi il mio sorriso. Ti fermi cinque secondi perché sei contenta se penso a te. Mi dispiace di non accorgermene e tu esci di casa.
Ci rivedremo stasera. Non vedo l'ora.
Sento i tuoi passi dal corridoio lungo quanto il tuo sbadiglio.
Hai ancora la notte addosso, i capelli disordinati e il sogno fatto non ti è piaciuto.
Non mi guardi in faccia, ma dici buongiorno. Prima bevi un caffè espresso.
È estate, indossi il pigiama corto. É tanto leggero che lo confondo con le lenzuola mentre sistemo il letto. Mi sgridi quando non lo trovi.
Non sei ancora pronta per me, che sto fermo e ti sorrido. Ho voglia di giocare e di vederti divertita, ma al mattino sei adulta e non mi assecondi. Resti seria a fare colazione finché è ora di andare a lavoro. Non esageri con marmellata o Nutella sul pane tostato o hai pace prima di lavare la tazza e il coltello quando finisci. Il vestito lo hai preparato la sera prima. Sei impeccabile quando esci.
No, non mi assecondi, nonostante pensi a te.
La verità è che continui a darmi ispirazione.
Cerco il tuo sorriso perché è lí che voglio vivere, in quel momento in cui sei più buona del mondo e gli dai la forza di girare su se stesso e a me di restarne attaccato. Sei tutte le leggi della fisica. Controlli il telefono dandomi le spalle, in posa davanti alla macchina del caffè e connessa ai social network leggi i messaggi degli amici. Sembri irraggiungibile. Ti isoli dal mondo e non hai bisogno di nessuno, ma ti imbarazzi se dico che sei bella. Non te lo aspetti, come fossi un estraneo che prova a conoscerti per strada e sei incapace di respingermi.
Lo so che appena sveglia non hanno effetto queste parole su di te.
Distolgo lo sguardo dopo che mi hai dato un bacio e ti sei avviata alla porta. Non lo vedo, ma finalmente ricambi il mio sorriso. Ti fermi cinque secondi perché sei contenta se penso a te. Mi dispiace di non accorgermene e tu esci di casa.
Ci rivedremo stasera. Non vedo l'ora.
Racconto scritto il 24/09/2019 - 11:02
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Commenti
Grazie Laisa per il commento.
Armando Alfieri 26/09/2019 - 08:46
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Bellissimoooooo
laisa azzurra 25/09/2019 - 10:26
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