La scomparsa di Giuseppe Scilipoti
«Ma dove diamine è finito Giuseppe Scilipoti?» si interroga Graziella Silvestri assieme a gli altri amici scrittori/poeti con fare preoccupato all'esterno della sede di Oggiscrivo.
«È da tanti giorni che non abbiamo più sue notizie. Così non si fa!» si lamenta Mirella Narducci, sbuffando.
«Oh, mi sa che per davvero si è dato all’ippica!» scherza Maria Isabel Mendez per cercare di smorzare la tensione che si è creata.
«Forse c’è rimasto male perché si è sentito offeso da quel tizio che ha criticato il suo modo di scrivere e ha preferito allontanarsi.» ipotizza Giacomo C. Collins
«E pensare che più di una volta l’ho esortato a non lasciarsi abbattere dalle opinioni negative.» rammenta tristemente Lidia Filippi.
«Amici, su col morale, sicuramente prima o poi la polizia riuscirà a trovarlo!» interviene Paola Salzano con espressione speranzosa.
«Porca miseria! Una settimana fa il commissario Guastolfo mi aveva promesso che si sarebbe fatto sentire per farci sapere qualcosa ma non l’ha fatto!» espone Adriano Martini abbastanza irritato.
«Caro triestino, direi di chiamarlo dal telefonino, visto che abbiamo il numero del suo ufficio è meglio se ci facciamo sentire noi!» propone Ernesto D'Onise, sospirando.
«Scusate, attivando il vivavoce ad alto volume, posso parlare io col dirigente?» chiede Santa Scardino in maniera decisa.
La richiesta della determinata casertana viene accolta all'unanimità.
Driiin... driiin... driiin...
«Pronto?»
«Pronto, buongiorno, sto cercando il...»
«Controllo se c'è, attenda in linea!»
Passano 10 minuti e durante l'attesa si sente ripetutamente la sigla di un noto cartoon ossia "Scuola di polizia" cantata da Cristina D'Avena.
«Mi spiace, non l'ho trovato! Chiami il più tardi possibile dal momento che qui abbiamo molto da fare!»
«Ma se non mi ha fatto nemmeno finire di parlare!»
«Immagino vorrà procedere per un reclamo, dico bene? Le passo l'Ufficio Reclami.»
«Cosa? E da quando esiste un Ufficio Reclami nelle questure? Speriamo che non abbiamo sbagliato numero!» pensa sé e sé Santa Scardino visibilmente preoccupata.
«Ufficio Reclami, cosa c'è che non va?»
«Salve, siccome è scomparso un nostro caro amico, ci è stato detto di...»
«Madonna mia! Poteva dirlo prima? Resti in linea, le passo il sovrintendente Desiderì della Sezione Scomparsi.»
Trascorrono altri 10 minuti, con sottofondo "Cops - Squadra Anticrime" cantata sempre da Cristina D'avena.
«Buondì, sono Desiderì, che desideri?» domanda una gentile voce effemminata.
«Mi ascolti, la prego, stiamo urgentemente cercando...»
«Scusi, ma allora perché le hanno passato il sottoscritto? Se sta cercando con una certa urgenza un latitante deve parlare con la Catturandi, quindi la inoltro nella Sezione giusta.»
«Catturandi, sono l'ispettore Fuggi, sia breve che c'ho il caffè sopra!»
«Oh, insomma, ora sto veramente perdendo la pazienza!»
«Beh, in questo caso è meglio se parla con l'Ufficio Reclami. Attenda un attimo!»
«Ufficio Reclami, cosa c’è ancora?»
«Senta, mi potete aiutare o no?»
«Toh, la signora di prima!» sorride di gusto l'operatore.
«Non mi sto divertendo per niente, ma non è che per caso gira della droga lì da voi? Lo chiedo perché siete tutti un po’ strani!»
«Droga? Poteva dirlo subito, in questo caso le passo la Sezione Antidroga.»
Altri cinque minuti di attesa e stavolta con sottofondo "L'Ispettore Gadget" ennesima canzone di un cartoon della già citata cantante bolognese.
«Sezione Antidroga, buongiorno! Sono l'assistente capo La Maria. Perché le hanno passato questo ufficio?»
«Ascolti, io non so più con chi parlare, non ci sto capendo più nulla...»
«Beh, se non sa con chi parlare è meglio che chieda all'Ufficio Investigazioni. Attenda in linea così le passo subito un ispettore.»
«Vice ispettore Giallo! Cosa vuole?»
«Vorrei parlare con il dirigente della Mobile!»
«E qui me lo cerca? All'Ufficio Amministrativo sapranno certamente aiutarla. Un attimo, prego!»
«Ufficio Amministrativo, mi dica!»
«Vediamo se mi può aiutare almeno lei, sennò finisce che impazzisco e ammazzo qualcuno!» abbaia Santa sempre più spazientita.
«Caspita, che caratterino! Mi sa che dovrebbe parlare con il capo della Sezione Omicidi. Glielo passo immediatamente.»
«Derrick! Chi vuole ammazzare lei?»
«Nessuno, c’è stato un equivoco, come già detto al responsabile della Sezione Antidroga o della Catturandi, ecco... mamma mia mi sto confondendo, emh, siccome un nostro amico è scomparso...»
«Questo non è l'ufficio giusto, le passo la Sezione Scomparsi.»
«Buondì, sono Desiderì, che desideri?
«Maronna mia!» (abituale espressione campana )
«Ancora lei signora?»
«Una volta per tutte: sto cercando il vostro diretto superiore ma qui mi state facendo sclerare!» urla la scrittrice/poetessa che ormai ha perso le staffe.
«Si calmi, va bene, non sarebbe compito mio però stavolta faccio un'eccezione. Prego, l'ascolto»
«Oh, finalmente, dunque, in sostanza è scomparso un nostro amico e vorrei parlare con il commissario Guastolfo per sapere se ci sono novità sulle indagini.»
«Mi spiace, Guastolfo non c’è! Il dirigente è andato in ferie, ragion per cui richiami tra un mese.»
Clac.
La telefonata si interrompe facendo rimanere costernato il gruppo di scrittori e col chiedersi se invece della questura non abbiano chiamato un manicomio.
«Siamo o non siamo amici suoi? Perché non lo cerchiamo noi?» propone Maria Isabel Mendez con aria motivata.
Neanche il tempo di discutere della cosa che all’improvviso da dietro un grosso pino appare nientepopodimeno che il ricercato Oggiscriviano peraltro assai abbronzato, con gli occhiali da sole, vestito in tenuta vacanziera e con in mano una valigia colorata.
«Salute e pace!» esordisce con un sorriso smagliante.
«Si può sapere dove diavolo eri finito? Stavamo impazzendo!» lo sgrida simpaticamente Seby Flavio Gulisano dandogli un coppino sul collo per poi il ragazzo essere abbracciato calorosamente sia da lui e sia dagli altri suoi amici come un figliol prodigo.
«Mi trovavo in vacanza a Cuba, tra l’altro volevo constatare quanto vi sarei mancato. Vi ho ascoltato attentamente di nascosto e ho capito che mi volete bene sul serio.» confessa Giuseppe.
«A Cuba? Sapessi quanto siamo stati in pensiero per te! Bravo: sole, sabbia, mare…» borbotta Santa Scardino gesticolando.
« ...e donne!» aggiunge maliziosamente il simpaticone.
«Donne!» ripete Ernesto D’Onise, divertito.
«Eh sì, tra le tante cose una bella cura ormonale mi ci voleva proprio!» afferma scherzosamente l’amico ritrovato accompagnando la frase con il classico gesto del pugno chiuso tirato orizzontalmente avanti e indietro.
Il gruppo di scrittori di Oggiscrivo scoppia a ridere.
«Adesso però bisogna avvertire la questura che Giuseppe non risulta più scomparso.» consiglia Adriano Martini.
«Santa Scardino, pensaci tu a chiamare la Madama!» pungola ironicamente Ernesto D’Onise, rivolgendosi all'amica.
«Ma manco per il cavolo!» esclama a’ scetata sorridendo e scuotendo il dito con disapprovazione.
E dopo il disfacimento della valigia in un albergo vicino, di comune accordo, la comitiva si dirige al ristorante “A mangiare comincia tu” a festeggiare il ritorno di Giuseppe Scilipoti.
Ovviamente ad offrire per tutti ci penserà lui.
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Artista di parole? Troppo buona. Allora mi faccio crescere i baffetti a mo' di pittore parigino.
Vi confesso una cosa:
dove sto io c'è un Ospedale psichiatrico giudiziario, (OPG) tra l'altro mio padre ci ha lavorato per tanti anni come agente della penitenziaria, beh si vede che durante la stesura de "La scomparsa Giuseppe Scilipoti" c'era vento che prima è passato dalle finestre della Struttura appena citata per poi entrare dalla finestra di casa di mia "inspirando" indirettamente (o direttamente?) la matta essenza. :D :D :D
Ernesto caro, il tuo commento non è causa di dispiacere per il sottoscritto, anzi, mi ha fatto sorridere notando subitissimo l'intento, tra l'altro come l'hai formulato... sembra un surplus del racconto stesso, una possibile frase di dialogo, ecco. Mi ha fatto sorridere quindi "gioco di parole" non criticabile ma divertente.
Sei grande!
Alla prostata, emh... alla prossima!
Complimenti!
Mi dicevo fammi vedere se l'amico Scili si è ricordato di me !!!
Sono con voi. Prima o poi una mangiata insieme ce la faremo...magari alla romana per non svilire...
E Bravo Scilipoti:
-grande idea
-interventi degli scrittori di OS calzanti
-vicine alla reltà le parole poste in bocca ai personaggi.
Non è poco. Sei un bravo narratore Scili.
Una pecca sola: ma chi è quella autrice casertana tua prediletta? Poco nota: qualche poesia, qualche racconto. Qua e là. Più qua che là anzi no più là che qua
Sono geloso del ruolo assegnatole. Ma io perdono non sono per niente incazzato.
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Io la perfezionerei questa sceneggiatura. Se lo farai avvertimi in tempo. Un abbraccio
--- Il gioco è bello quando dura poco". :D
Molto simpatico Giuseppe!