Stupendo n° 2
“E’ stata probabilmente l’ultima persona al mondo che per un po’ li ha creduti senza difetti”.
Quale è stata la domanda? Posta a chi? E da chi?! E aggiungerei anche Dove…, sempre che mi concediate un po’ della vostra pazienza.
A un tavolino tra Collodi e quel Caffè di via Po che fece da retrobottega e vetrina a Giovanni Prati e a un numero imprecisato di sue poesie, da dietro l’orlo di feltro della cloche cream lei soffia sulla tazza. Ha ordinato un cappuccio. Potrebbe tranquillamente essere l’interlocutrice di quel Taparelli Massimo che sosteneva di dover mantenere la parola data persino alle donne. Se ne sarebbero sentite delle belle. <Che si dice sotto quel tuo cappello da pensatore?>. “Da fumo, quante volte te lo devo spiegare: lo indossava anche Garibaldi…”. <Lo so… mantiene al caldo la testa, è di lana e così via discorrendo. Senti, quando inizierà a perdonarli…>.
Hanno letto entrambi di recente un racconto. O meglio, prima lei. Ne ha sofferto. Ha chiesto anche a lui di leggerlo. Lui. Guarda un bugiardino che riporta la notizia di una ragazza che è riuscita a sentire il suono del suo grido. E’ redatta la data del 29.01.2020. Alle 20.02.
“Quando accetterà che un padre e una madre sono semplicemente un uomo e una donna”.
<Sei un bravo Geppetto. Penso sia autobiografico>. “Forse, dovresti chiederlo ai miei ragazzi. Lo credo anch’io, in tutto il nero del suo racconto ha trovato il coraggio di scrivere Non se la meritano. Si riferiva a una scenata. E anche Non mi hanno mai vista in quello stato. I suoi genitori.
E’ comunque la loro bambina, e sa di averli accanto. Caffè nero per me, e bunet per te?”.
Lei annuisce. “Ho deciso di comporre qualcosa, lo chiamerò Stupendo n°1. Perché è un primo passo, il suo”. < È poesia, con te il dolore è poesia>.
Quale è stata la domanda? Posta a chi? E da chi?! E aggiungerei anche Dove…, sempre che mi concediate un po’ della vostra pazienza.
A un tavolino tra Collodi e quel Caffè di via Po che fece da retrobottega e vetrina a Giovanni Prati e a un numero imprecisato di sue poesie, da dietro l’orlo di feltro della cloche cream lei soffia sulla tazza. Ha ordinato un cappuccio. Potrebbe tranquillamente essere l’interlocutrice di quel Taparelli Massimo che sosteneva di dover mantenere la parola data persino alle donne. Se ne sarebbero sentite delle belle. <Che si dice sotto quel tuo cappello da pensatore?>. “Da fumo, quante volte te lo devo spiegare: lo indossava anche Garibaldi…”. <Lo so… mantiene al caldo la testa, è di lana e così via discorrendo. Senti, quando inizierà a perdonarli…>.
Hanno letto entrambi di recente un racconto. O meglio, prima lei. Ne ha sofferto. Ha chiesto anche a lui di leggerlo. Lui. Guarda un bugiardino che riporta la notizia di una ragazza che è riuscita a sentire il suono del suo grido. E’ redatta la data del 29.01.2020. Alle 20.02.
“Quando accetterà che un padre e una madre sono semplicemente un uomo e una donna”.
<Sei un bravo Geppetto. Penso sia autobiografico>. “Forse, dovresti chiederlo ai miei ragazzi. Lo credo anch’io, in tutto il nero del suo racconto ha trovato il coraggio di scrivere Non se la meritano. Si riferiva a una scenata. E anche Non mi hanno mai vista in quello stato. I suoi genitori.
E’ comunque la loro bambina, e sa di averli accanto. Caffè nero per me, e bunet per te?”.
Lei annuisce. “Ho deciso di comporre qualcosa, lo chiamerò Stupendo n°1. Perché è un primo passo, il suo”. < È poesia, con te il dolore è poesia>.
-il racconto a cui i due avventori si riferiscono è il neo premiato “La mia battaglia contro i numeri - racconto di un pianto isterico”. Ciò che avete letto sarebbe lo Stupendo n°1, il titolo Stupendo n°2 è l’augurio all’autrice per il suo successivo passo…
Mirko D. Mastro
Racconto scritto il 09/02/2020 - 19:38
Letta n.867 volte.
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Commenti
Quante storie si possono avvicendare ad un tavolino di un bar, ma come le racconti tu possono anche diventare poesia, anzi di sicuro. Ciao Mirko.
santa scardino 10/02/2020 - 21:32
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...è stupenda questa capacità che hai di ricamare storie sulle storie, cucendone gli orli, spesso, sfatti.
Un abbraccio
Un abbraccio
Grazia Giuliani 10/02/2020 - 20:40
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Antonio è un piacere scambiare due chiacchiere con te davanti a un caffè, buona serata
Mirko D. Mastro(Poeta) 10/02/2020 - 20:10
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Mirko possi sedermi accanto a te? Dai ordina un altro caffè che voglio dirti una cosa e cioè che sei molto bravo e di quanto è strano questo sito.Dai non prendertela: Per me la poesia è solo un hobby e uno svago non è mai dolori non ci sono i presupposti .Ciao Mirko però che amaro questo caffè!!
Antonio Girardi 10/02/2020 - 20:06
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Si è fatta sera. Resterò ancora un po' al tavolino... cameriere, per favore, un altro caffè. Aspetterò ancora un po'. La poesia può essere dolore
Mirko D. Mastro(Poeta) 10/02/2020 - 19:18
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