Lettera senza fine
Oh come sei interessante.. quanto sei meravigliosamente intrigante con i tuoi contrari tutti mescolati in perfetta armonia. Hai negli occhi un barlume di genialità e un velo di tristezza, una luce abbagliante e un sogno fatto di tenebra.
Oh come sei maledettamente capace di tentarmi.. tu che con disinvoltura ti curi e non ti curi di me, tu che dici di vivere in un altro tempo e giungi a me con riservatezza e poesia senza mai eccedere in nulla, ma mettendo tuttavia il mio cuore silenziosamente in subbuglio.
Oh come sei pura e deliziosa tu.. con quelle labbra che hanno rubato il colore alle rose antiche dei poeti e delle regine, non puoi sapere quante volte le ho accarezzate, quante volte le ho viste premere e sfiorare ogni mia parte nascosta. Vorrei mi baciassero ogni ferita e ogni centimetro di pelle. Sei così brava a scomparire se non hai da me risposte, ma è come se sapessi, piccola strega, che se non ti scrivo è per non far confusione in questa vita tanto ben costruita.
Oh come sei infausta tu per me.. con la tua leggerezza soave, intrisa di profondo e mistico dolore, mi rubi i pensieri durante la notte e poi mi lasci solo. Tu penserai che son io a lasciar sola te. Penserai che sono il solito personaggio pubblico che vive di altera altezzosità ogni rapporto al di fuori delle proprie cerchie. Un po’ è così mia cara artista. Ma tu sei diversa. Sei impossibile, sei fuoco e sei fiamma, sei l’acqua del mio mare che la spegne.
Oh come sei misteriosa tu... schiva e maestra in diplomazia, persa nei colori della natura e nel vento di marzo, nel cuore di chissà chi. Guardo la tua fotografia e mi domando “chi sei? Chi sei tu? Da dove sei arrivata e perché ? Scrivi così bene, canti con una voce così nobile, colori il mondo che fotografi, un mondo che vorrei conoscere. Vorrei sapere tutto di te. Vorrei chiederti perché sei così triste, anche mentre sorridi. Chi ti ha fatto del male? Chi non ha avuto cura di te? Io sono un debole sai. Se ti chiedo, se ti ascolto parlare, se ti guardassi mai in quegli occhi verdi come il lago.. io non potrei più evitarti. Perdonami angelo. Non posso fare uno spazio materiale per te, e non devi neanche sapere che hai già un posto tutto nel mio cuore imbarazzato e segreto.
Perdonami Margherita.
Sebastiano.
Oh come sei maledettamente capace di tentarmi.. tu che con disinvoltura ti curi e non ti curi di me, tu che dici di vivere in un altro tempo e giungi a me con riservatezza e poesia senza mai eccedere in nulla, ma mettendo tuttavia il mio cuore silenziosamente in subbuglio.
Oh come sei pura e deliziosa tu.. con quelle labbra che hanno rubato il colore alle rose antiche dei poeti e delle regine, non puoi sapere quante volte le ho accarezzate, quante volte le ho viste premere e sfiorare ogni mia parte nascosta. Vorrei mi baciassero ogni ferita e ogni centimetro di pelle. Sei così brava a scomparire se non hai da me risposte, ma è come se sapessi, piccola strega, che se non ti scrivo è per non far confusione in questa vita tanto ben costruita.
Oh come sei infausta tu per me.. con la tua leggerezza soave, intrisa di profondo e mistico dolore, mi rubi i pensieri durante la notte e poi mi lasci solo. Tu penserai che son io a lasciar sola te. Penserai che sono il solito personaggio pubblico che vive di altera altezzosità ogni rapporto al di fuori delle proprie cerchie. Un po’ è così mia cara artista. Ma tu sei diversa. Sei impossibile, sei fuoco e sei fiamma, sei l’acqua del mio mare che la spegne.
Oh come sei misteriosa tu... schiva e maestra in diplomazia, persa nei colori della natura e nel vento di marzo, nel cuore di chissà chi. Guardo la tua fotografia e mi domando “chi sei? Chi sei tu? Da dove sei arrivata e perché ? Scrivi così bene, canti con una voce così nobile, colori il mondo che fotografi, un mondo che vorrei conoscere. Vorrei sapere tutto di te. Vorrei chiederti perché sei così triste, anche mentre sorridi. Chi ti ha fatto del male? Chi non ha avuto cura di te? Io sono un debole sai. Se ti chiedo, se ti ascolto parlare, se ti guardassi mai in quegli occhi verdi come il lago.. io non potrei più evitarti. Perdonami angelo. Non posso fare uno spazio materiale per te, e non devi neanche sapere che hai già un posto tutto nel mio cuore imbarazzato e segreto.
Perdonami Margherita.
Sebastiano.
Racconto scritto il 29/03/2020 - 03:10
Letta n.937 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Una bella musa che ti ispira a scrivere questa lettera infinita, senza fine! Bellissima!
Margherita Pisano 29/03/2020 - 20:14
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