E poi ti ritrovi seduta a guardare le mura della casa come, ahimè, molte persone oggigiorno.
Forse per la prima volta le guardi con occhi diversi, guardi anche quel soprammobile che é sempre stato lì ma non l'hai mai fissato veramente o come quell'oggetto dimenticato se pur sempre nello stesso posto della casa, magari è quello ke avevi acquistato dopo un viaggio o ti hanno regalato a natale o hai semplicemente desiderato tanto perché ecco il suo posto era in quell'angolino del soggiorno.
E così mi rendo conto di come spesso si dimenticano le cose piccole, quelle stesse cose che un giorno ti hanno regalato un'emozione o un'attimo di felicità, ma presi dalle responsabilità della vita, si mettono via automaticamente, come per ricordarci che siamo grandi ormai.
In realtà siamo grandi se non ci dimentichiamo di vivere, godendoci questi momenti di gioia e se scegliamo di portarli con noi durante la giornata, come un bambino con il suo giocattolo preferito, perché penso che è meglio collezionare attimi vissuti che problemi da risolvere.
E poi penso che bisognerebbe provare a guardare la vita con un'altra prospettiva, come dei fanciulli che adempiono alle loro responsabilità; con leggerezza.
C'é un pensiero di Italo Calvino, che ora diventerà il mio motto, e cita:
leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore.
Ecco l'altra prospettiva: dall' alto.
Per ora, sempre nella mia stanzetta, mi lascio trasportare dagli odori di cucina, l'atmosfera calda, le lenzuola pulite e quegli oggetti che rendono tutto più accogliente e in un certo senso racchiudono i ricordi felici e che ho deciso di non mettere più via.
Forse per la prima volta le guardi con occhi diversi, guardi anche quel soprammobile che é sempre stato lì ma non l'hai mai fissato veramente o come quell'oggetto dimenticato se pur sempre nello stesso posto della casa, magari è quello ke avevi acquistato dopo un viaggio o ti hanno regalato a natale o hai semplicemente desiderato tanto perché ecco il suo posto era in quell'angolino del soggiorno.
E così mi rendo conto di come spesso si dimenticano le cose piccole, quelle stesse cose che un giorno ti hanno regalato un'emozione o un'attimo di felicità, ma presi dalle responsabilità della vita, si mettono via automaticamente, come per ricordarci che siamo grandi ormai.
In realtà siamo grandi se non ci dimentichiamo di vivere, godendoci questi momenti di gioia e se scegliamo di portarli con noi durante la giornata, come un bambino con il suo giocattolo preferito, perché penso che è meglio collezionare attimi vissuti che problemi da risolvere.
E poi penso che bisognerebbe provare a guardare la vita con un'altra prospettiva, come dei fanciulli che adempiono alle loro responsabilità; con leggerezza.
C'é un pensiero di Italo Calvino, che ora diventerà il mio motto, e cita:
leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore.
Ecco l'altra prospettiva: dall' alto.
Per ora, sempre nella mia stanzetta, mi lascio trasportare dagli odori di cucina, l'atmosfera calda, le lenzuola pulite e quegli oggetti che rendono tutto più accogliente e in un certo senso racchiudono i ricordi felici e che ho deciso di non mettere più via.
Racconto scritto il 12/04/2020 - 22:23
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Commenti
Bello,toccante,fotografico...complimenti.
mario Righi 13/04/2020 - 12:32
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