Un giorno mi disse grazie, io che non me lo aspettavo proprio da quell'uomo sempre irrascibile e con il tempo capì che stava pagando il non aver creduto mai, ad una donna che soffrì molto per la stessa croce abbattuta su di lui in età piuttosto avanzata. Era isterica quella croce. Colpiva, diventando cattiva. Cieca dalla rabbia non si rendeva conto o non voleva, che neanche quell'uomo riusciva a sopportare. Non glielo diceva, perchè temeva di non poter avere nemmeno ciò che gli serviva davvero, di non poterne fare a meno. Ella si convinse che il futuro non si può prevedere però qualcuno le disse certo ma in base alle tue capacità alla tua mente si può avere un'idea di come potrebbe evolversi la situazione immaginare come andrà. Insisteva, ribattendo le sue convinzioni che si sono ribaltate ammettendolo solo a se stessa, per paura di essere respinta senza poter continuare a fare la guerra. Quel qualcuno provò ancora ad informarla di quello che poteva accadere se continuava a non lasciarlo tranquillo, che pure lui avrebbe potuto soffrire al termine del suo viaggio e lei forse, si sarebbe sentita meno bene con più fastidi addosso. Si sperava che potesse capire, facendo di tutto, per soffrire solamente lei, senza mettere in mezzo nessuno, coloro, i quali, l'avevano messa in guardia, da eventuali grattacapi, creati poi, per la mancanza soprattutto di un animo nobile e la capacità di rinunciare pensando che le cose potessero andare a gonfie vele comunque, mentre i numeri giusti non c'erano per sentirsi sicura nella vita che si stava, costruendo
Racconto scritto il 10/08/2020 - 15:04
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Commenti
Quando la mano del destino non è caritatevole, possono esplodere drammi che si portano dietro altri drammi se la malefica tela del ragno avviluppa la mente...Ottimo racconto, ciao
Francesco Scolaro 12/08/2020 - 13:05
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