Seduto sui gradini della scala che porta su in casa mia, osservo il giardino che inizia a rinascere. Le foglioline verdi spuntate sul fico ed i rametti allungati del ribes testimoniano l'arrivo della primavera. Ma il silenzio circostante, disturbato soltanto dal frastuono rimbombante dei mille pensieri nella mia testa, racconta che i tempi sono cambiati. La tramontana soffia un leggero venticello che spruzza l'acqua degli augelli sul mio volto, e mi riaffiora davanti agli occhi un'immagine di neve. Fiocco su fiocco, immensi prati bianchi, laghi e montagne ricoperti di un soffice velluto incontaminato. E fra tutti i miei ricordi si fa largo la tua anima, ispiratrice di purezza. Che porta via con sé il vuoto adiacente, e ripopola i confini con l'incantevole suono della tua risata.
Racconto scritto il 15/11/2020 - 15:00
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