L’altro viaggio 4/16 (Tenue)
Ancora le lettere in calce: “Comprendimi, amica mia/ Tu puoi/ Tutto normale fra di noi”
Leggevo quei respiri, i sorrisi fino a commuovermi…
…quando ancora ero MastroPoeta
Difficile è guardare
che ti spogli senza
poter fare niente,
sentire il tuo respiro flebile
sul collo, ancora
e non poterlo
ricambiare è difficile.
Vaga l’anima mia senza meta
dentro lo stesso sogno…
ho sempre il terrore
che possa non fare ritorno.
La luna… ora lei sì, riposa
nel batter di ciglia di quelle notti
insonni spese ad adempire
al volere d’una voce convincente,
lene sulla mappa di forme
sinuose, di mani tue che vorrei
tra le mie quando è l’imbrunire.
(Entrata in scena, maggio-giugno 2020)
Tutti son mastri
Io so gli odori dei mestieri:
di noce moscata sanno i droghieri,
sa d’olio la tuta dell’operaio,
di farina sa il fornaio,
sanno di terra i contadini,
di vernice gli imbianchini,
sul camice bianco del dottore
di medicina c’è un buon odore.
I fannulloni, strano però,
non sanno di nulla e puzzano un po’.
(Gli odori dei mestieri, Gianni Rodari)
Cele
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