L’altro viaggio 8/16 (Quando ci va)
La sensualità è come il silenzio. Ti cattura senza parlare.
O come diceva Dacia Maraini In una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c’è più sensualità che nel vero e proprio atto d’amore.
Quando ancora ero MastroPoeta… con te per un momento ho tratteggiato l’infinito
“Potrebbe essere di chi spera/ ma nel mio cuore è solo mia/ E mi fa piangere, sospirare”
Celeste, venerdì sera farò di te poesia e ti chiederò da quale parte stai…
Tornerai a spogliarmi piano.
Le tue vesti sfioreranno il legno,
le parole taceranno.
Come neve sfiorerai dentro me.
Dentro di te, tutto in una mano.
(Entrata in scena, maggio-giugno 2020)
Mastro gruista
Filastrocca di sotto in su
per l’omino della gru.
Sotto terra va il minatore,
dov’è buio a tutte l’ore;
lo spazzino va nel tombino,
sulla terra sta il contadino,
in cima ai pali l’elettricista
gode già una bella vista,
il muratore va sui tetti
e vede tutti piccoletti…
ma più in alto, lassù lassù
c’è l’omino della gru:
cielo a sinistra, cielo a destra,
e non gli gira mai la testa.
(L’omino della gru, Gianni Rodari)
Celeste N
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(Robert Sabatier)
Perché ogni tuo è poesia...sai cogliere senza confondere e questo altro viaggio ne è la prova o prosa non fa differenza e solo un gioco di parole per omaggiare questo scritto.