Sei tutto e sei niente,
sei troppo, sei poco,
sei la pioggia che mai non si chiede
dove cavolo cade;
e non voglio trovare un riparo,
ma bagnarmi i capelli,
così, senza manco pensare.
Sei un cielo che fonde,
che scivola lento in parole
che più non conosco
e che aprono il passo a parole più nuove
che insieme impariamo.
Guarderemo il mondo da un posto privilegiato, perché il mondo si inchina davanti a noi. Ti amo perché sei così, ti amo se piangi, se sbagli, se parli, se ridi. Sei il mito che si fa persona, e sceglie di posare il suo sguardo su di me. E non mi chiedo cosa mai possa aver fatto di così positivo da meritarmi la tua attenzione. Impareremo a non farci domande, vivendo ogni istante come se l’attimo successivo non dovesse arrivare mai più. Vivremo.
Racconto scritto il 19/08/2021 - 16:27Voto: | su 9 votanti |
Ciao Andrea

GiuliaRebecca Parma
20/08/2021 - 11:21 
Maria Luisa Bandiera
20/08/2021 - 07:57



