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La cultura della vita nonostante Putin!

Dai confini territoriali alle divisioni patrimoniali c'è sempre un Putin in agguato ad innescare guerre! Queste, ahimè, cominciano già in famiglia con la spartizione di un'arida zolla di terra, perché la naturale difficoltà a dividerla in parti eguali, non di rado, inasprisce gli animi scatenando odio incancellabile anche tra fratelli germani. Ed è poi questo che, intatto, si tramanda nel tempo!
Venendo ai giorni nostri, con la madre terra a rischio di annegare ed i suoi figli sotto minaccia virale, di colpo si è materializzato o meglio personificato pure il male nelle sembianze di Putin a reclamare confini territoriali e a scatenare una ignobile guerra fratricida su povera gente, che spesso si guadagna il pane, lungi da casa, nelle umili vesti di camerieri e badanti, mentre lui ha il presidio e presidia personaggi che trasudano miliardi. Per questi privilegiati altro che comunismo sovietico... meglio il mutismo!


Intanto questo tiranno di disumana barbarie (fa tacere pure i bimbi e li confonde con i video!) riporta la giustificazione di tanto scempio all'inveterata, insanabile piaga Usa-Urss (da rifondare!) sotto lo spauracchio della Nato, che risveglia, ahimè, sopiti odi tra fratelli (Russi ed Ucraini) con in gioco il Mar... Nero!
Ed è qui che l'incauto americano – ormai non ne azzecca una tra veri abbandoni (Afghanistan) e presunte presenze (Ucraina) – innesca la miccia del dittatore sovietico.
In tempi già tanto difficili, in cui c'è da difendersi dai ghiacciai che si sciolgono e dai virus che ci invadono, se ci si mette pure la Nato con i suoi insediamenti e guerre è davvero finita.
Proprio per questo il presidente Biden doveva ammorbidire e non inasprire (nun mettere 'o ppepe 'nculo 'a zoccola!) la vicenda, anche perché questa vecchia alleanza politico-militare è ormai obsoleta e, con i tempi che corrono (basta ed avanza Kim Jong-un!), deve diventare, in nome di democrazia, pace e libertà, una confederazione culturale pronta a promuovere valori etici e non più scontri bellici.


La novella Nato, pertanto, deve farsi promotrice di tempi migliori, di una illuminante nuova era spirituale (ultrapallio) grazie all'atomica dell'anima (amore), che rappresenta la vera, invincibile arma nucleare per sconfiggere le guerre e superare, a bordo di questa fiammante monoposto, il contorto e tortuoso circuito della vita.
Alla luce dell'anima, nostro comune denominatore spirituale, che si avvale di inossidabili componenti (pensiero, amore e coscienza) e non più di variabili (materia grigia, confini territoriali e divisioni patrimoniali), perverremo ad una strabiliante “trasformazione spirituale” per chiudere il nostro ciclo vitale dopo la selezione naturale di Darwin e l'evoluzione comportamentale di Paul MacLean.
In questa nuova era, senza più l'assillo della materia, guerre (belligeranti russi) ed armi (industriali bellici) faranno la stessa brutta ed ingloriosa fine con Putin che, armato fino ai denti, rimarrà da solo a presidiare ed alimentare il fuoco dell'inferno!
Il mondo civile, invece, a bordo dell'anima (invisibile al “No fly zone”!) e grazie all'intelletto altruistico (novella Nato) a sopravanzare la ragione egoistica (di Putin), vivrà finalmente tempi migliori con l'infante Kim Jong-un che, nonostante la faccia cicciotella, alla fine rinsavirà e la smetterà con i suoi test nucleari.


Al fine di realizzare tanto, però, dai nostri genitori va custodito intatto, non tanto il patrimonio materiale ma quello spirituale, l'amore che ci ha generato, vera essenza vitale che profuma la vita e nobilita l'esistenza, facendoci prendere coscienza e conoscenza di noi stessi (gnothi sautòn) dal punto di vista filosofico-culturale: “chi sono (polvere), da dove vengo (da un duplice atto d'amore, creativo e generativo) e dove vado (verso la luce)”, grazie alla verità di cui siamo depositari dal soffio vitale che ci consacra come figli di Dio.
Alla luce di tanto, al di là dei tavoli per trattative di pace, va intrapreso allora il rinsavimento culturale di Putin ponendolo al cospetto di questa novella Nato, promotrice di fratellanza e solidarietà tra i popoli, alla faccia di obsoleti insediamenti militari e delle industrie belliche, che in America continuano ad alimentare solo assurde pazzie.


Ormai non è più tempo di “educazione civica” con le sue 33 ore all'anno ma di “educazione morale”, vera disciplina formativa che, grazie alle sue profonde radici scientifico-filosofico-religiose, ci illuminerà sul significato vero della vita, a partire dalla strabiliante mescola spirito-materia e, in termini filosofici, prodigiosa sostanza frammista ad essenza che ci caratterizza e ci privilegia l'esistenza.
La nostra vita (spirito naturale), pertanto, nasce a livello epatico (Galeno) dal matrimonio indissolubile del carbonio con l'azoto a generare gli amminoacidi, la cui magica sequenza ci dona il codice genetico con la giusta informazione (DNA) per la trascrizione (RNA) della vita nella sua vera essenza spirituale:


A-more, C-oscienza, G-enoma, U-niversale e non più T-erreno, nostre inossidabili componenti ereditarie dalle basi terrene azotate (a-denina, c-itosina, g-uanina, u-racile e non t-imina).


Proprio in virtù di tanto, ben lungi dall'arretratezza culturale di Putin e con il presidio della novella Nato, nella nuova era spirituale (ultrapallio) passeremo dal lume della ragione (mente) egoistica (a salvaguardia dei nostri interessi) alla luce (anima) dell'intelletto altruistico (a garanzia del bene comune).
A conferma di queste solide basi scientifiche c'è pure la filosofia dei Grandi con il pensiero (spirito vitale) di Aristotele, l'amore (spirito immortale) di Platone e la coscienza (luce della verità) di Socrate a confezionare la illuminante cellula primordiale o spirituale del soffio vitale. E qui, con questo trait d'union filosofico, si entra in pieno ambito religioso per risvegliare l'eccelsa cultura della fede e la sua cieca fiducia nella verità.
In ultima istanza, di ritorno a questo squallore bellico, al di là di ogni trattativa il mondo civile deve lanciare un messaggio culturale di pace al popolo russo (e ai suoi magnati accecati dal lusso) per isolare e destabilizzare un tiranno che censura la verità e, con una pietra sul cuore e il territorio nella mente, alimenta una ignobile guerra fratricida contro povera gente.
Intanto se gli Ucraini sono costretti a vivere nei sotterranei per sfuggire alla barbarie, di contro i Russi, se non voltano pagina, saranno costretti a vivere isolati nei confini territoriali per sfuggire alla civiltà!




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Racconto scritto il 07/03/2022 - 16:47
Da Francesco Andrea Maiello
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