Le mie nuvole
Le gambe titubanti
della sedia di lettura
conoscono sfumature e la
lentezza di quei miei pensieri
che camminano nell’andatura
delle nuvole. La sera porta a riva madreperle, una finisce dentro l’occhiello sulla camicia di seta. Così la guardo, e guardo nel racconto sullo scrittoio… nell’occhiello una mamma potè cullare, anche se per poco, il suo bambino.
E una lacrima di madreperla cade sul bavero del vestito buono.
Guardo ancora la risacca dai
colori bellissimi e nella trasparenza
del mare alla finestra
e nella tasca della giacca cerco quel
che resta di tanta struggenza
In quel racconto incompiuto l’omonimia è almeno curiosa dell’occhiello che in linguistica si può dire occhietto. E non può che venirmi alla mente il bambino del pittore contemporaneo Dugaria con lo sguardo verso il cielo… dove le nuvole chiamano a raccolta il tempo.
Così la fibra come essenza, interiorità… che sul vestito buono è un piccolo taglio incurante di quel tempo.
nota- come vi è differenza tra malinconia e melanconia, così dovrebbe esserci tra struggimento (desiderio intenso, angoscioso) e struggenza: affannoso e macerante tormento
Racconto scritto il 07/06/2022 - 06:18Voto: | su 3 votanti |
Grazie anche a A.D.N. e a Santa, gentilissime

Mirko D. Mastro
08/06/2022 - 06:01 
santa scardino
08/06/2022 - 01:23

santa scardino
08/06/2022 - 01:20 Mi spiace davvero.
Comunque il quadro di Rosignano ce l'ho ed era stato regalato dall'autore a mio padre, poi lui l'ha donato a me.
La sorella di mio padre, 92enne, avvocato in pensione, è pittrice.
Scusa la lungaggine, ma più si cerca, più si scopre, più s'impara e meno ci si sazia.
Serena notte e grazie sempre di tutto!
Marina Assanti
08/06/2022 - 00:25
Aquila Della Notte
07/06/2022 - 21:23 
Mirko D. Mastro
07/06/2022 - 18:46 Si trattava di un pittore istriano di nascita, fine 800,e vissuto a Trieste, morto qui nel 1976.
Devo aver sbagliato il nome e quello che ho trovato e di cui ora non mi viene il nome, era tra quelli che ho citato, esposti al museo Revoltella di Trieste.
Grazie per la corretta informazione.
Purtroppo non conosco le Canarie...

Mio padre era del 1927, di Grottaminarda
(AV). Grazie per la corretta indicazione.
Marina Assanti
07/06/2022 - 17:17
Mirko D. Mastro
07/06/2022 - 14:54 Grazie per l'immagine e il nome del pittore che, vergognosamente, non conoscevo.
Se ho ben compreso alcune sue opere sono esposte qui a Trieste al museo Revoltella, assieme a qualche opera di Picasso, Rosignano, amico del mio defunto papà e di cui possiedo un bel quadro, e altri pittori istriani e triestini come Dorfles...
Grazie Mirko, c'è sempre da imparare leggendoti!

Marina Assanti
07/06/2022 - 14:36 Sì Loris, come dico nella nota "struggenza" sarebbe a parer mio da inventare. Grazie

Mirko D. Mastro
07/06/2022 - 14:12 
Anna Cenni
07/06/2022 - 14:11 Come già dissi, leggo tutto quello che scrivi.
Anche questa volta!
E solo per pignoleria, ho cercato senza trovarla, la parola “struggenza”.
Immagino libertà poetica.
Tutto ciò senza nulla togliere all’opera in sé…
Un saluto
Loris Marcato
07/06/2022 - 13:23 
genoveffa genè frau
07/06/2022 - 13:14

Anna Cenni
07/06/2022 - 13:13 Di solito non sono invadente, ma qui mi sento a mio agio...
Mio figlio ha frequentato l'Accademia delle Belle Arti di Venezia...
Spiccioli di Stelle, ottimo ottimo!
E grazie

Marina Assanti
07/06/2022 - 12:26 
Mirko D. Mastro
07/06/2022 - 12:18 Ci fu un tempo in cui scrissi su commissione (magari ve ne parlerò) e ci fu un tempo in cui qualcuno mi disse "non sono brava con la gente di Brera (inteso come il liceo artistico di Milano)... raccolgo solo SPICCIOLI DI STELLE".
Potrebbe essere un buon titolo...

Mirko D. Mastro
07/06/2022 - 12:17 Mi scuso per la richiesta di altri spiccioli di riflessione... non si deve scrivere su richiesta di qualcuno se non del proprio sentire.
Scusami!

Marina Assanti
07/06/2022 - 12:02 Ciò che punge in profondità lacerando il dolore e il ricordo cade nella malinconia del tempo, il soffuso sentire dipinto dallo scorrere del tempo sfocia in melanconica visione che ci fa sbocciare quel sorriso malinconico delle emozioni.
Le gambe titubanti ci donano l'incertezza e le melanconie son date dalle sfumature. Il guardare attraverso altro che non sia l'approccio diretto, le trasparenze sono tutti elementi che ci riportano a quel vedo non vedo che aleggia dentro di noi e che con sapienza l'anima gestisce regalando pagine di scrittura.

Jean C. G.
07/06/2022 - 11:53 
Mirko D. Mastro
07/06/2022 - 11:29

Anna Cenni
07/06/2022 - 08:13 le stelle...

Marina Assanti
07/06/2022 - 08:10 il tormento lo conobbi dopo.
Scusami, non potevo non pensare al mio angioletto.
Qui c'è una struggenza tessuta di malinconia, nel mare che io vedo sempre fondersi col cielo, ammirare questo dal
finestrino di un treno che si allontana da Trieste è uno spettacolo che taglia il fiato.
Il volto del bimbo, nel suo innocente
stupore, magneticamente attratto dalla bellezza dell'infinito e del suo mistero.
E in tutto, su tutto, c'è tanta tanta
struggente e coinvolgente, magica
POESIA.
Complimenti di tutto cuore, Mirko,
poeta dell'anima e dei colori astratti,
molteplici e preziosi, come i riflessi di una perla... o della madreperla

Marina Assanti
07/06/2022 - 08:07




