O fringuello dolce e canoro nel biondo maggio rallegri l 'aere d 'intorno.
Riecheggia il bel canto tra i boschi che rinverdiscino e specchian le novelle
fronde nel rinato ruscelletto.
Pigolar di pulcini pur or nati
con amore tra i tronchi sfami.
Luce più calda filtra nella profonda selva,
quinci la brina riluce sull erbetta ai tiepidi raggi .
Fan dolci voli liberandosi con il loro piumaggio che par chiamar il cielo.
Piccolo passerò,in primavera ridoni quei canti
risonan tra orti e campi.
Negli occhi porta il ricordo dell'inverno ,
ed il bianco distendersi della neve.
Esil uccelin dal gran vigore
freni, combatti i riottosi venti!
Lo screziato piumaggio in sé rammenta il suo coraggio
Hai volato suo deserti di Libia
Nel profondo silenzio delle sue dune
sotto un turbinio di sabbia
Becco nero come la notte stellata
cosi piccolo nell' immnensita eppur da un ramo rimiravi la volta incantata .
Bianco quanto la neve ,
marrone qual terra d Africa
grigio come la cenere d' inverno.
Corrado cioci
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