SUPEREROE
Alcuni anni fa gli abitanti della Valle del Fortore, erano caduti sotto i colpi della Pandemia da Covid , una piaga che ha spaventato i bambini e gli anziani, le mamme e le suocere, i fratelli e i genitori, seminando panico e terrore.
Come se non bastasse, mentre la pandemia veniva debellata, un'altra piaga si abbatteva sulla ridente cittadina di San Bartolomeo in Galdo: l'arrivo dei cinghiali.
Quadrupedi dallo sguardo infastidito, maiali palestrati che saccheggiavano ogni tipo di raccolto, seminando spavento e timore presso l'intera popolazione. Ma poi è arrivato lui, Carmine, con l'occhio di lince e la penna del poeta, che subito ha mobilitato le autorità competenti: lo sceriffo della contea, l’editore San Rocco e le signore del quartiere.
L'erculeo foianese già noto alle forze dell'ordine e alle autorità competenti come segnalatore di problemi locali e sociali, con un sol colpo di penna è riuscito a mettere a fuoco un problema che era diventato insostenibile.
Si racconta che i cinghiali, tremavano al suo nome e persino i maiali nel mese di dicembre lo guardavano con diffidenza sospetta.
Dotato di un cellulare, con le sue dirette riusciva sempre ad essere sul campo di battaglia, la trincea era il suo pane, informare e risolvere il problema il suo unico scopo di vita.
La valle fortorina finalmente aveva trovato il suo eroe, il suo mentore, la sua guida, soprattutto dopo le ore nove del mattino, dopo il suo immancabile caffè al bar con gli amici e parenti.
Fin quando SuperCarmine è a San Bartolomeo, i cinghiali hanno le ore contate.
Anche i polli e i tacchini tremano.
Il resto della storia è sotto gli occhi di tutti.
Come se non bastasse, mentre la pandemia veniva debellata, un'altra piaga si abbatteva sulla ridente cittadina di San Bartolomeo in Galdo: l'arrivo dei cinghiali.
Quadrupedi dallo sguardo infastidito, maiali palestrati che saccheggiavano ogni tipo di raccolto, seminando spavento e timore presso l'intera popolazione. Ma poi è arrivato lui, Carmine, con l'occhio di lince e la penna del poeta, che subito ha mobilitato le autorità competenti: lo sceriffo della contea, l’editore San Rocco e le signore del quartiere.
L'erculeo foianese già noto alle forze dell'ordine e alle autorità competenti come segnalatore di problemi locali e sociali, con un sol colpo di penna è riuscito a mettere a fuoco un problema che era diventato insostenibile.
Si racconta che i cinghiali, tremavano al suo nome e persino i maiali nel mese di dicembre lo guardavano con diffidenza sospetta.
Dotato di un cellulare, con le sue dirette riusciva sempre ad essere sul campo di battaglia, la trincea era il suo pane, informare e risolvere il problema il suo unico scopo di vita.
La valle fortorina finalmente aveva trovato il suo eroe, il suo mentore, la sua guida, soprattutto dopo le ore nove del mattino, dopo il suo immancabile caffè al bar con gli amici e parenti.
Fin quando SuperCarmine è a San Bartolomeo, i cinghiali hanno le ore contate.
Anche i polli e i tacchini tremano.
Il resto della storia è sotto gli occhi di tutti.
Racconto scritto il 05/04/2024 - 12:37
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