Nel passato, passeggiando a passo svelto attraverso un passante,con un tempo pessimo,dopo aver bevuto un passito e aver recitato passi di prosa di Pessoa,ho pestato, purtroppo,un passaporto di un pasticcere di Pisa che lo aveva perso dopo aver parcheggiato la sua Passat davanti ad un passo carraio,di fronte alla passamaneria di un certo Pasqualino Passalacqua.Preoccupato da questa pessima performance,mi proposi di pasteggiare presso la panetteria “Il pancotto”dove preparavano anche dei pasti particolari; così mi rimpinzai di passatelli ai peperoni,paccheri ai peoci,palombo pastellato ai porri, pezzetti di pollo alla paprika con purè di patate e un paio di calici di Prosecco del Piave.Con la pancia piena tornai a casa spaparanzandomi sul mio materasso Permaflex sotto un caldo piumone,leggendo piacevoli poesie di Prevert col sottofondo di pezzi di Pino Daniele e Piero Pelù…pace e bene!
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